La Jornada, 17 maggio 1997
Angeles Mariscal, corrispondente, Tuxtla Gutiérrez, Chiapas,
16 maggio 1997. - Il settore radicale del gruppo Paz y Justicia
ha occupato il municipio di Tila. I delegati dei gruppi sfollati
della regione hanno considerato che questo fatto ha un impatto
negativo sugli accordi ai quali potrebbero giungere le parti in
conflitto, poiché si estremizza la pressione e le minacce
contro le comunità.
Marcos Albino Torres, assessore comunale del municipio di Tila,
ha capeggiato giovedì scorso l'occupazione del municipio,
dove il gruppo armato Paz y Justicia ha una presenza maggiore,
domandando la destituzione del consigliere comunale Carlos López
Martínez, con il quale è in disaccordo sui negoziati
sostenuti con i gruppi di sfollati.
Marco Albino Torres, considerato come uno dei principali promotori
di Paz y Justicia e dirigente militare del settore radicale del
gruppo armato, è appoggiato dall'ex consigliere comunale
Arturo Sanchez Sanchez, fratello del deputato priista Samuel Sanchez
Sanchez, anch'egli dirigente di questo gruppo.
Arrivando alla capitale dello stato, delegati del PRD di questo
municipio hanno informato che la tensione a Tila si è acutizzata,
perché "Paz y Justicia si sta dividendo fra chi non
vuole raggiungere alcuna negoziazione con gli sfollati e chi vuole
una soluzione pacifica ai problemi della regione".
Gli indigeni choles che sono arrivati oggi nella città
di Tuxtla, hanno dichiarato che all'occupazione del municipio
hanno partecipato integranti del movimento armato, che portavano
uniformi ufficiali all'interno dell'edificio.
Manuel Perez Garcia, coordinatore degli sfollati ha considerato
che l'atteggiamento del settore radicale di Paz y Justicia e la
divisione che si sta delineando in questo gruppo ha un impatto
negativo sui negoziati ai quali cercano di giungere le parti in
conflitto.
Inoltre ha dichiarato che : "Da quando il consigliere
comunale ha realizzato varie riunioni con gli sfollati e con le
autorità del governo, i dirigenti del gruppo armato gli
hanno negato l'appoggio e dopo averlo minacciato di morte hanno
occupato il municipio".
A Tila, ha detto, regna una grande confusione, il settore radicale
di Paz y Justicia crea trambusti e difficoltà al raggiungimento
di alcune risoluzioni degli sfollati, come la liberazione di tre
degli indigeni che erano prigionieri del penitenziario di Cerro
Hueco. Ora i suoi integranti cercano di fare pressione sulle
comunità nelle quali sono presenti, per continuare con
la via armata. Se il primo assessore arriverà a costituirsi
come consigliere comunale, sicuramente si inaspriranno la pressione
e le aggressioni verso gli sfollati".
(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)
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