Parigi, 16/11/96
Compagni e compagne,
Riceviate un forte abbraccio da parte nostra ed un forte applauso
dal sudest messicano, che come voi sapete bene è il modo
con cui le comunità zapatiste salutano i compagni. Approfittando
del fatto che ora siete riuniti, vogliamo informarvi su ciò
che segue:
1- Ringraziamo tutte le compagne ed i compagni che ci hanno aiutato
nella programmazione, preparazione e realizzazione di questa prima
visita di una delegazione ufficiale dell'EZLN in Francia. Senza
l'aiuto di tutti, sarebbe stato impossibile adempiere agli obiettivi
che il CCRI-CG dell'EZLN aveva tracciato per questo giro di lavoro.
Nello stesso modo, vogliamo ringraziare Tessa Brisac, Carmen
Castillo e Maurice Najman, nominati dal CCRI-CG dell'EZLN per
organizzare questo giro e dire loro che grazie al loro lavoro
è molto ciò che hanno fatto per aiutare nella costruzione
di una pace giusta e degna nella nostra Patria. Quando l'EZLN
incarica qualcuno per un lavoro specifico, lo dice in pubblico.
Terminato questo giro, vogliamo dirvi che non rimane nessuno
nominato in Francia né in Europa per parlare a nome dello
zapatismo, o per rappresentarlo. In caso di necessità di
tornare a dare a qualcuno la nostra voce o rappresentanza per
qualcosa di concreto, l'EZLN lo farà in maniera pubblica.
2- In questi giorni abbiamo parlato con molti compagni e in tutti
abbiamo visto l'interesse per unire insieme gli sforzi e le speranze
nel campo della solidarietà concreta. Noi sappiamo che
questa questione deve essere risolta dai francesi e crediamo che
si debba attuare in modo includente (cioè non escludente),
cercando di avvicinare quelli che oggi hanno manifestato il loro
interesse per la lotta del nostro popolo, e che però per
diverse ragioni non si trovano in questa occasione seduti con
noi. Manca ancora molto da programmare, da dialogare, da costruire
a poco a poco; tutti abbiamo qualcosa da dare e da dire. Che l'organizzazione
per la migliore realizzazione dei lavori non sia un pretesto per
l'esclusione. Allo stesso modo non aspettatevi delegati speciali,
linee o ordini, la solidarietà è insomma una pratica
politica basata sulla coscienza. Molta comunicazione che vada
e venga, contatti con altre forze, è tutto ciò che
possiamo offrirvi. Aspettiamo i vostri piani.
3- In questi giorni abbiamo ricevuto pure alcune critiche, alcune
aperte, altre non tanto, alla nostra politica di parlare ed ascoltare
la maggior quantità di forze politiche e sociali. Vogliamo
chiarire che, anche quando riconosciamo di aver potuto escludere
qualche gruppo in particolare, questa politica di contatti ampi
non risponde esclusivamente a interessi congiunturali, come alcune
delle vostre critiche suggeriscono. È una caratteristica
dello zapatismo l'essere includente e l'attuare dando uno spazio
e un luogo per il dialogo a tutto ciò che voglia lottare
contro l'esclusione neoliberale, sia nel Messico che nel mondo.
Questa è stata una pratica costante dall'inizio stesso
della guerra nel gennaio del 1994. I compagni non vogliono poter
essere paragonati al loro nemico, vale a dire, non vogliono escludere
nessuno dalla possibilità di lottare per un mondo degno.
Inoltre, come delegazione ufficiale dell'EZLN, è nostro
dovere rompere l'accerchiamento politico e informativo che si
tende tutt'intorno alle montagne del sudest messicano. È
nostro dover pure ascoltare ed obbedire al nostro popolo che ci
domanda il massimo sforzo per evitare l'uso delle armi come soluzione
ai problemi che affrontiamo. Non ci sono insomma né virate
strategiche né un doppio linguaggio; ma sì c'è
lo sforzo reale per costruire un nuovo modo di fare politica.
Ci possiamo sbagliare, è certo, però ce ne rendiamo
responsabili e nello stesso tempo rivendichiamo il fatto che lo
zapatismo camminerà sempre insieme a tutti coloro che vogliono
un modo su misura dei nostri sogni e delle nostre speranze.
Un saluto, e che le piccole pietre non tornino alle montagne, ma formino arcobaleni.
Javier Elorriaga e Elisa Benavides.
(tradotto a cura del Comitato Chiapas - Torino)
Indice delle Notizie dal Messico