La Jornada 15 dicembre 1997

Pace e Giustizia offre garanzie al nunzio che non sarà aggredito

Juan Balboa, corrispondente, El Limar, municipio di Tila, Chis., 14 dicembre ¤

L'organizzazione priista Pace e Giustizia ha dato garanzie oggi al nunzio apostolico Justo Mullor García che non verrà aggredito, però ha affermato che se si riunisce solo con simpatizzanti zapatisti e militanti perredisti "seminerà l'odio e la divisione" tra gli indigeni choles del nord del Chiapas.

"Vogliamo che Justo Mullor García venga nelle comunità di Pace e Giustizia. Se non ci riceve ci starà disprezzando; deve sapere che tutti siamo figli di Dio e se pensa d'essere il pastore di tutte le pecore deve venire a Tila a riconciliarci", ha detto seccato il dirigente di Pace e Giustizia, Diego Vázquez Pérez.

Vázquez Pérez è uno dei dieci dirigenti del gruppo paramilitare che è andato nei giorni scorsi a Città del Messico per consegnare un invito ufficiale al nunzio.

La commissione, capeggiata dal presidente di Pace e Giustizia, Marco Albino Torres, non è stata ricevuta da Justo Mullor, però l'invito affinché visiti le comunità dell'organizzazione è stato consegnato e ricevuto dagli uffici del diplomatico.

Il 90 per cento degli abitanti del Limar sono cattolici, secondo il dirigente chol, ed i problemi che esistono nella regione "non sono religiosi, ma di partiti politici e per il potere". Mullor, aggiunge, sarà il benvenuto nelle nostre comunità e se non venisse, aumenterebbe la violenza nella regione. "La gente è calma, la gente vuole parlare con il nunzio. Assicuriamo al massimo capo spirituale che non avrà nessun problema nella sua visita a Tila. Quelli di Pace e Giustizia sono calmi e non vogliono fargli danno", ha puntualizzato.
Ha informato che 42 rappresentanti di altrettante comunità dell'organizzazione si sono riuniti questa domenica nel Limar per garantire la sicurezza di Justo Mullor e cercare i meccanismi per ottenere un incontro con lui. L'interesse è, per il dirigente di Pace e Giustizia, quello di poter parlare insieme per poter esporgli la situazione della zona nord: "vogliamo che dialoghi con le due parti, non soltanto con una parte". Diego Vázquez Pérez ha esortato il rappresentante papale a riflettere sul fatto che con una sua visita alla zona chol "può aiutare la riconciliazione e darci la pace spirituale tanto necessaria nella regione".

Anche i militari garantiranno la sicurezza del nunzio

Stabilito il suo nuovo accampamento castrense su terreni consegnatigli dalla comunità dominata dal gruppo Pace e Giustizia, il responsabile militare nella zona nord del Chiapas, generale Mateo Reyes González, ha affermato oggi che la situazione nei municipi del nord del Chiapas "è di completa calma".
L'incaricato del raggruppamento Reyes della Forza di Compito Arcobaleno e del 57° Battaglione di Fanteria dell'Esercito Messicano ha espresso la sua fiducia che il nunzio non avrà problemi durante il giro che comincerà questo lunedì nel municipio di Tila.
Il nunzio apostolico, secondo il generale, potrà realizzare il suo percorso senza problemi, perché la zona in questo momento è tranquilla ed i pattugliamenti che sta realizzando il gruppo conosciuto come Base d'Operazioni Mista (BOM) - composto da membri dell'Esercito e dei corpi di polizia dello stato - non segnalano nulla di anormale. Il generale Reyes González è a capo delle operazioni militari nei municipi della zona nord del Chiapas da poco più di un anno.
Come altri generali, che sono a capo di caserme importanti della 39° Zona Militare con base in Ocosingo, il generale Reyes González è stato aggiunto militare all'estero.
Dalla sua attività militare in Washington è passato ad essere responsabile delle attività della Segreteria della Difesa Nazionale nel nord chiapaneco.

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

logo

Indice delle Notizie dal Messico