A due anni dall'assassinio del magistrato Abraham Polo Uscanga
e dal clamore suscitato dalle vicende del SUTAUR-100, la lotta
dei lavoratori continua, sia a livello di rivendicazioni proprie,
sia come parte di un più ampio movimento popolare che
lotta per un cambiamento profondo del sistema vigente.
I lavoratori di Ruta-100 continuano a richiedere che:
- si investighi sull'omicidio di Polo Uscanga e siano
puniti i responsabili;
- sia data piena assoluzione ai dirigenti del SUTAUR-100,
attualmente liberi su cauzione;
- sia sbloccato il patrimonio sindacale;
- siano soddisfatti i diritti individuali e collettivi dei
membri del SUTAUR-100
- sia posta fine alla persecuzione compiuta dalle autorità
per ostacolare lo sviluppo delle loro società cooperative.
Contemporaneamente, insieme ad altre organizzazioni, si mobilitano
ad esempio: contro la privatizzazione e municipalizzazione del
sistema educativo nazionale, la controriforma della legge federale
del lavoro, la legge di Clinton contro gli immigrati, per la
soluzione dei problemi dei servizi pubblici, la difesa dell'assistenza
e previdenza sociale, la libertà dei prigionieri politici.
Su quest'ultimo punto hanno lanciato una campagna a livello
nazionale, con azioni anche più mirate, come ad esempio
quella a favore di Ruben Sarabia Sanchez, meglio conosciuto come
"Simitrio". (Circa la sua vicenda e quella dell'organizzazione
a cui appartiene, la "UPVA 28 de Octubre", rimandiamo
per maggiori dettagli ai tre documenti già immessi
in rete il 23/10/96. Se qualcuno è interessato
e non li ha ricevuti, glieli possiamo inviare). Per il 3 e 4
luglio la UPVA 28 de Octubre, l'Intersindical 1ø de Mayo,
il FAC-MLN e l'Acuerdo Internacional de los Trabajadores hanno
convocato a Puebla una manifestazione, nell'ambito della campagna
per la liberazione di Simitrio.
L'attività politica dei lavoratori del SUTAUR-100
non si ferma peraltro ai confini nazionali. Quello che segue
è il testo di un volantino firmato, oltre che dal
SUTAUR-100, da una ventina di altre organizzazioni popolari
di lavoratori della scuola, dell'università, della
previdenza sociale, di pensionati, di colonos, di venditori
ambulanti, ecc.
Manifestazione Nazionale :
30 maggio, ore 16.30, dal Monumento ai Ni¤os Heroes allo Zocalo - DF
Riunioni preparatorie :
6,13,20 e 27 maggio, ore 16, Exhipodromo Condesa (SUTAUR-100)
Conferenza trinazionale contro il TLC :
31 maggio, Auditorio "17 de Abril", Seccion 9 del SNTE
A tutti i sindacati, coordinamenti, sezioni e tendenze dei lavoratori.
A tutte le organizzazioni di colonos, contadini, indigeni, venditori ed ambulanti.
A tutte le organizzazioni di giovani.
Queste azioni fanno parte della Giornata Mondiale che si celebrerà in oltre 70 paesi attraverso sospensioni del lavoro, comizi, assemblee, cortei. Uno dei suoi obiettivi è che noi lavoratori iniziamo un processo di collegamento su scala internazionale, per difendere i nostri diritti e conquiste.
Questa giornata è stata stabilita nella III Conferenza mondiale aperta, celebrata nell'ottobre '96 in Francia e convocata dall'Accordo Internazionale dei Lavoratori. Ad essa partecipò una delegazione messicana guidata dal SUTAUR-100.
Gli attacchi subiti dai lavoratori e dai popoli non sono più semplicemente idee oggetto di dibattito, sono fatti che modificano le condizioni di vita di milioni di uomini e donne, che distruggono i loro diritti e le loro speranze.
È per questo che molte delle differenze che ci fanno scontrare gli uni contro gli altri, devono essere superate. La lotta per l'unità di tutti gli sfruttati ed oppressi è diventata una condizione di vita o di morte.
L'esempio dei lavoratori in molti paesi del mondo è
all'ordine del giorno. In Ecuador la loro mobilitazione ha
provocato la caduta di un presidente repressivo. In Francia
e Germania hanno manifestato contro la distruzione dei sistemi
di assistenza e previdenza sociale. In Corea del Sud i lavoratori
lottano contro una legge schiavista. Questa Giornata mondiale
costituirà un punto d'appoggio per tutti i lavoratori e
le loro organizzazioni per lottare contro le privatizzazioni,
la deregolamentazione e per la democrazia. Nel nostro
paese la lotta nazionale degli insegnanti è un esempio
da seguire di "unità, organizzazione e mobilitazione".
A cura del Collettivo Internazionalista - Torino
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