CONTINUA L'OFFENSIVA CONTRO I MUNICIPI AUTONOMI

15 aprile 1998

DEPORTATI TRE NORVEGESI - 2 donne e 1 uomo

Tre cittadini norvegesi sono stati deportati nella mattinata di oggi a Città del Messico dopo essere stati arrestati nella comunità "10 di Aprile" durante la dispersione di un concentramento di indigeni zapatisti che protestavano per l'offensiva governativa contro i municipi autonomi.

Le due donne e un uomo di nazionalità norvegese sono stati arrestati da elementi della polizia chiapaneca durante la dispersione del posto di blocco che gli indigeni di "10 di Aprile" avevano installato per impedire l'accesso dell'Esercito alla loro comunità.

A pochi chilometri da qui si trova l'Aguascalientes di Morelia e la sede del municipio autonomo "17 di Novembre".

Lauritzen Espen, Nora Langeland e Kaja Langeland erano presenti quando la polizia e l'Esercito sono intervenuti per affrontare i 30 contadini, basi di appoggio dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale, che protestavano contro la militarizzazione ed esigevano il rispetto dei municipi autonomi che sono stati creati nelle regioni indigeni del Chiapas.

I 3 osservatori internazionali sono stati condotti immediatamente a Tuxtla Gutierrez e da lì alla Città del Messico. Il governo del Chiapas in un bollettino stampa ha segnalato che "stavano realizzando attività non autorizzate nella comunità di San Miguel Chiptic, nel municipio di Altamirano", distante circa 80 chilometri al questo di San Cristóbal de Las Casas. Secondo il governo statale, durante l'operazione portata avanti da 190 poliziotti, "questi sono stati ricevuti con insulti, aggressioni e lancio di pietre", però gli elementi di polizia "non hanno sparato in nessun momento".

I 17 ARRESTATI NEL MUNICIPIO AUTONOMO FLORES MAGON

Rimangono nel carcere di Cerro Hueco, in Tuxtla Gutierrez, i 9 arrestati nella comunità di Taniperlas, durante l'offensiva contro il municipio autonomo Ricardo Flores Magon. Alla Procura Statale di Tuxtla Gutierrez c'erano oggi, 15 aprile, i 7 arrestati nel secondo operativo militare e di polizia di lunedì 13 aprile in Taniperlas. L'organizzazione dei detenuti politici "La Voce di Cerro Hueco" sta accogliendo questi nuovi casi. Ci si aspetta che nelle prossime ore gli ultimi detenuti siano trasferiti dalla Procura al carcere.

LA REALIDAD

Gli indigeni abitanti di La Realidad, municipio di Las Margaritas, noto bastione zapatista, si sono dichiarati in "allerta massima" dati i movimenti di soldati nelle vicinanze della comunità, ha detto Juan Carlos Martinez, componente di un'organizzazione umanitaria che lavora nella regione, che ha assicurato che gli indigeni "temono un'incursione militare".

"Ieri tra i 40 e 60 effettivi armati dell'Esercito Messicano hanno perlustrato i monti vicini a La Realidad, a circa 2 chilometri di distanza, e hanno preso posizioni di combattimento. Prima di ciò hanno realizzato un dispiegamento sulla comunità di Guadalupe Los Altos, un villaggio vicino".

In La Realidad si sono concentrate delegazioni di tutti i villaggi che compongono il municipio autonomo San Pedro di Michoacan: "I simpatizzanti zapatisti hanno detto che sono disposti a resistere pacificamente se l'Esercito entra nella comunità", ha segnalato Martinez che ha aggiunto che i sorvoli a bassa quota di aerei e elicotteri continuano.


RAPPORTO DI OSSERVATORI IN ROBERTO BARRIOS: ALLERTA ROSSA

D'altra parte, nell'Aguascalientes della zona Nord dello stato, nella comunità di Roberto Barrios, lunedì alle 00 ore della mattina si installava la "ALLERTA ROSSA", hanno confermato osservatori in questa comunità.

Tra le 9.00 e le 9.15 ore della mattina, gli indigeni hanno seguito movimenti insoliti dentro l'accampamento militare che si trova a pochi metri dalla comunità.

Dal 29 marzo al 14 aprile si sono osservati frequenti voli a bassa quota di aerei, interruzioni della corrente elettrica, minacce ripetute che l'Esercito e la polizia giudiziaria entreranno nella comunità e nell'Aguascalientes. (C'è da ricordare che l'accampamento militare sta a pochi metri da Roberto Barrios, separato solo da un torrente guadabile).

Ci sono pure stati controlli intensivi dei soldati e perquisizioni per chi passava.

Il giorno 13 alle 9 della mattina un paio di veicoli militari sono arrivati all'accampamento dell'Esercito e circa 30 soldati si sono avvicinati camminando fino al torrente e lo hanno attraversato. Questo fatto ha causato l'allarme generalizzato nella comunità. Gli indigeni hanno bloccato la strada d'accesso al villaggio con alberi e le donne e bambini sono arrivati con bastoni per cercare di impedire che l'esercito entrasse.

In queste ore ci sono pure stati due sorvoli a bassa quota alle 11.20 e alle 13.30.

RAPPORTO DEGLI OSSERVATORI A SAN JOSÉ DEL RIO - 12 aprile 1998

Negli ultimi giorni i voli a bassa quota di aerei e elicotteri sono continuati.

I pattugliamenti terrestri sono diminuiti, però i soldati sono molto aggressivi, lanciano minacce e scherni alla gente. Sui convogli militari si è potuta constatare la presenza di 3 civili, due uomini e una donna, che hanno fatto foto e domenica 5 aprile sono scesi da un veicolo arancione e circondati e protetti da militari si sono spinti fin di fronte all'accampamento per scattare foto. Ci sono stati molti voli a bassa quota di aerei ed elicotteri anche di notte.

La gente della comunità è molto preoccupata e spaventata, benché si sforzi di sembrare calma. Gli uomini vanno a lavorare nei campi ogni mattina però vanno uniti e ritornano sempre di giorno benché il campo sia molto lontano a piedi, e questo perché non vogliono lasciare soli i familiari.

Le donne vanno per acqua, per legna e a bagnarsi sempre insieme e con molta paura.



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(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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