(A Enlace Civile è giunta la seguente lettera della comunità de La Realidad.
I fatti, oltre a costituire una imprudente e grave intromissione
in una comunità minacciata costantemente dall'Esercito
federale, rappresentano anche reato, pertanto, con sollecitudine
della stessa comunità, si presenterà la denuncia
penale corrispondente contro la signora conosciuta come Dolores
de la Vega e gli altri accompagnatori di Television Azteca come
presunti responsabili di lesioni, danni, e altri reati).
La Realidad Trinidad - Municipio San Pedro di Michoacan
15 febbraio 1998
Alla Società Civile Nazionale e Internazionale
Alla Commissione di Concordia e Pacificazione
Alla Commissione Nazionale di Intermediazione
Il 13 febbraio 1998, nella comunità de La Realidad, è sceso un elicottero grande di colore bianco, di fronte alla nostra scuola e alla nostra casa ejidale. Noi viviamo in un stato di persecuzione e di guerra da parte del governo e del suo esercito. Tutti temiamo che in qualsiasi momento ci attacchino. E' per questo che quando è sceso questo elicottero bianco, tutta la comunità si è spaventata. Molti degli uomini sono tornati correndo dalle loro milpas, tutte le donne hanno smesso i loro lavori e tutti siamo stati a vedere chi erano coloro che stavano scendendo. Mentre stavamo pensando che erano del governo e ci venivano ad ammazzare, da sotto l'elicottero, è uscito un uomo che ha detto di essere della television Azteca, e ha detto che veniva a fare un programma per una signora che si chiama Dolores. Noi abbiamo detto loro che non andava bene che scendessero così nella nostra comunità e che si rendessero conto di come erano spaventati tutti i bambini, abbiamo chiesto loro le credenziali per vedere se non erano del governo o dell'esercito. Gli abbiamo chiesto che se ne andassero e che ci rispettassero abbiamo richiesto le registrazioni che stavano facendo e abbiamo chiesto loro che se andassero immediatamente. Questo è successo in circa mezz'ora. Dall'elicottero è sceso solo un uomo e dentro è rimasta la signora Dolores e altri tre uomini che non sono scesi. Quando si sono decisi finalmente ad andarsene, l'elicottero ha cominciato a volare molto basso, le lamiere della scuola hanno iniziato a volare in aria, un uomo ha abbassato la testa e tutti abbiamo fatto segno alla scuola, però non gli hanno fatto caso, allora le lamiere hanno iniziato a cadere sulla gente. Due dei nostri bambini sono rimasti feriti e hanno perso molto sangue dalla testa. Noi, quelli della comunità di La Realidad denunciamo di fronte alla società civile questo problema che abbiamo e chiediamo a questa television Azteca che rispetti nostri villaggi indigeni, perché ci tratta con disprezzo e con razzismo, credendo che noi indigeni siamo sempre manipolabili e non abbiamo decisioni proprie. Inoltre diciamo all'opinione pubblica che la nostra comunità vive tutti i giorni con l'esercito addosso, gli aerei e gli elicotteri militari sorvolano molto basso e ogni giorno ci sono più camion e tanquetas che pattugliano la nostra comunità.
I soldati, tutti i giorni passano puntandoci le loro armi addosso e gridandoci insulti. Chiediamo alla società civile che non creda al governo quando dice che non ci ucciderà, noi vediamo che ci vuole attaccare, perché arrivano sempre più tanques e veicoli artigliati. Esigiamo che la television Azteca paghi tutti i danni che ha fatto al nostro villaggio, perché ci ha lasciato senza scuola e non sappiamo come fare con i bambini.
E' tutto
Attentamente
Le autorità ejidali de La Realidad
Firmano : Elias Lopez Lopez, Octavio Rodriguez, Roque Rodriguez, Jose Manuel
Jimenez, Agente municipale Delmar Perez, Suplente Faustino Jimenez
ENLACE CIVIL A.C.
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(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)
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