AL POPOLO DEL MESSICO

AI POPOLI DEL MONDO

Il risultato delle elezioni del passato 6 luglio, è stato il prodotto del progresso della lotta democratica rivoluzionaria e della ribellione generalizzata del popolo nei confronti del malgoverno, che unito al PRI e al PAN è stato responsabile dei danni permanenti ai cittadini di tutto il paese ed in particolar modo al Distretto Federale. Consideriamo questi trionfi delle forze progressiste all’interno del contesto generale internazionale della globalizzazione, che ha obbligato il capitale finanziario internazionale a cedere spazi alla lotta dei popoli. Però questi spazi sono confinati, come succede nel caso del Messico, dove si rinforza il controllo politico e l’apparato poliziesco militare cercando di impedire che avanzi la lotta di tutto il popolo verso un cambiamento profondo.

Prospettiamo che le lotte ed i trionfi popolari, fra cui quelli elettorali, debbano permettere al popolo di recuperare dal basso l'esercizio della sovranità popolare concretizzata nella formazione di autentici organi del potere popolare rappresentativi e partecipativi; noi consideriamo che per raggiungere questo si richieda che come distinte forze politiche democratiche e rivoluzionarie impulsiamo la costruzione della forza sociale storica sul piano nazionale, portando avanti tutti i tipi di lotta.

Finché predomina la politica del malgoverno nel piano economico e in tutte le altre direzioni, non si può dire che in Messico esista la democrazia. Una democrazia piena non si riduce all'ambito elettorale ma deve comprendere il pieno esercizio delle libertà politiche ed il benessere sociale di tutta la popolazione. Finché persistono condizioni di miseria, oppressione politica, saccheggio delle nostre risorse, repressione, militarizzazione, detenuti, sparizioni, prigionieri politici, mancanza di riconoscimento delle esigenze dei popoli indigeni, disoccupazione, guerra di bassa intensità contro il popolo e soggiogamento del paese da parte del capitale finanziario nazionale ed internazionale, continueranno pure a svilupparsi le varie forme di lotta come quelle esistenti ed altre ancora, fino a raggiungere un'autentica democrazia nel paese

Il governo pretende di utilizzare questo trionfo elettorale, per confrontare fra di loro le forze democratiche che sviluppano differenti forme di lotta e squalificare la lotta ribelle [leggi: armata], che è una forma di lotta valida finché continuano ad esistere le cause economiche, politiche e sociali che hanno dato origine al conflitto armato interno nel nostro paese. La lotta del popolo continua e continuerà fino al raggiungimento degli obiettivi che sono stati tracciati. Consolidiamo le organizzazioni politiche e popolari, continuiamo a sviluppare tutte le forme di lotta, costruiamo l'unità delle forze democratiche rivoluzionarie, diamo forma alla forza sociale storica che può garantire il trionfo del popolo e continuiamo ad avanzare verso il conseguimento di democrazia, giustizia e libertà per tutti i messicani.

Oggi, 15 luglio, alle ore 0, termina il periodo di tregua. Durante le elezioni non si è fermata la repressione e la militarizzazione è aumentata. La guerra sporca ha fatto nuove vittime fra le quali ci sono i nostri combattenti: "Fabián" ( Benito Bahena Maldonado) e "Gustavo". Noi abbiamo mantenuto la tregua, rispettando il periodo elettorale. Terminando la tregua, riattiviamo la nostra tattica di autodifesa armata rivoluzionaria.

PER LA VIA DEMOCRATICA POPOLARE, TUTTO IL POPOLO AL POTERE!

PER LA REPUBBLICA DEMOCRATICA POPOLARE, IL POPOLO UNITO TRIONFERÀ!

CON LA LOTTA POPOLARE, L'EPR TRIONFERÀ!

PARTITO DEMOCRATICO POPOLARE RIVOLUZIONARIO PDPR

COMANDO GENERALE DELL'ESERCITO POPOLARE RIVOLUZIONARIO CG-EPR

Repubblica messicana, 14 luglio 1997.

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)


logo

Indice delle Notizie dal Messico