da La Jornada del 13 dicembre 1997

Offre Ruiz Ferro aiuto umanitario ai 6 mila sfollati di Chenalhó

Elio Henríquez, corrispondente, Las Limas, Chis., 12 dicembre ¤ Il governo statale ha offerto aiuto umanitario per i seimila simpatizzanti zapatisti che da varie settimane sono sfollati nel municipio di Chenalhó a causa della violenza.

Gli sfollati però non hanno accettato il consistente aiuto in medicine, alimenti, coperture e materassini, così come neanche le brigate mediche della Segreteria della Salute proposte per curare i malati, principalmente i bambini e gli anziani, che sono quelli che sono risultati più danneggiati.

Pérez Paciencia, presidente del consiglio autonomo perredista-zapatista, ha detto che domani si riuniranno per prendere la decisione circa l'accettazione o il rifiuto dell'assistenza ufficiale.


Secondo Pérez Paciencia, sono circa seimila i simpatizzanti zapatisti e della "società civile" che hanno dovuto abbandonare le loro comunità in seguito alla violenza a partire dal 24 di maggio di quest'anno. Molti sono rifugiati in San Cristóbal de Las Casas, però in gran maggioranza se ne sono andati nelle comunità vicine e altri in montagna.


Il sindaco priista de Chenalhó, Jacinto Arias Cruz, afferma che sono più di due mila i militanti del partito ufficiale anche hanno dovuto abbandonare la loro comunità "per le aggressioni dei perredisti". E si sarebbero rifugiati nel capoluogo municipale e nelle comunità di Pechiquil e Canolal. Il sindaco si è lamentato che "le commissioni dei diritti umani e Ricardo Rocha si occupano solo dell'altro gruppo, come se solo loro stessero soffrendo".


Priisti e zapatisti, intervistati al termine della riunione di ieri, hanno detto che con l'accordo di non aggressione che hanno firmato, sperano si possa risolvere il problema degli sfollati, punto che tratteranno martedì prossimo.


Fonti ufficiali informano che tre ufficiali della Polizia di Pubblica Sicurezza, che erano incaricati della campagna di disarmo in Chenalhó, sono stati sollevati dalla loro responsabilità, dato che "stavano ricevendo denaro".

Tra i tre, il primo è l'ispettore, Absalón Gordillo, che aveva il comando del distaccamento di polizia nella comunità di Majomut. Secondo le stesse fonti, in totale nelle comunità di Chenalhó ci sono attualmente 360 agenti distaccati per "prevenire fatti di violenza" tra i gruppi in lotta.


(a cura del Comitato Chiapas di Torino)

logo

Indice delle Notizie dal Messico