da La Jornada del 13 dicembre 1997

Chiapas, senza rischio di rotture politiche: Mullor

Salvador Guerrero Chiprés ¤ In Chiapas "non credo che ci sia pericolo di rotture politiche... Non ho sentito nessuno parlare di rottura in senso indipendentista. Una separazione di carattere regionale, a partire delle proposte dell'EZLN, sarebbe un controsenso in una era di globalizzazione", però neanche esiste la possibilità che uno s'imponga sull'altro, afferma il nunzio apostolico Giusto Mullor García in un'intervista pubblicata dalla rivista Nuovo Criterio.

È logico che le "tre anime del Messico" si riconcilino in questa entità, aggiunge alludendo a indigeni, cattolici e laici.

Inoltre, tra applausi, ha annunciato nella Basilica de Guadalupe che Giovanni Paolo II ha confermato ieri nel Vaticano il suo desiderio di venire in Messico per la quarta volta, nella seconda metà del 1998.

Nella Basilica, il delegato papale durante l'omelia e con un auditorio moltiplicato dalla radio e dalla televisione: "Preghiamo per il progresso della nostra patria, un progresso che solo sarà possibile per la strada della giustizia e della pace".

Il personale dell'arcivescovo consegnava intanto la nuova edizione di Nuovo Criterio, nella quale si diffonde in prima pagina un'intervista del nunzio, in cui Mullor García afferma: "La pace è frutto della giustizia e solo sarà possibile questa giustizia per la via del dialogo..."

Commenta anche che "nessuno deve imporsi su di nessuno" nel negoziato in Chiapas, e aggiunge che c'è una "esigenza democratica indispensabile per regolare la tolleranza e fare crescere, dentro alla stessa società, tutti i valori che fanno parte di ciò che potremmo chiamare il suo patrimonio genetico".

Il nunzio menziona pure i conflitti dei due decenni passati in America Centrale a dimostrazione di come "la violenza non ha sistemato niente".

Chiama i cattolici a collaborare, "come maggioranza, tanto nella Città del Messico come nel paese, con le formule per ottenere una nazione migliore".

Nel viaggio pastorale che Mullor García realizzerà la prossima settimana in Chiapas, ha annunciato che porterà "il messaggio di Cristo e non le nostre verità, parziali, provvisorie o interessate".

(a cura del Comitato Chiapas di Torino)

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