Comunicato del Comitato Clandestino Rivoluzionario Indigeno - Comando Generale dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale
Messico - Ottobre 2004

Al popolo del Messico
Alla società civile nazionale e internazionale

Fratelli e sorelle
L’EZLN si rivolge a voi con queste parole:

Primo - A causa della persecuzione di gruppi paramilitari e degli atti di intolleranza verificatisi in alcune comunità da parte del Partito Rivoluzionario Istituzionale, decine di famiglie indigene zapatiste sono state obbligate, tempo fa, a spostarsi e formare piccoli nuclei di popolazione nella cosiddetta "biosfera dei Montes Azules".

Per tutto il tempo in cui hanno vissuto in questa terribile situazione, lontano dalle loro terre di origine, gli zapatisti sfollati si sono sforzati di applicare le nostre leggi che prescrivono la preservazione dei boschi. Ciò nonostante, il governo federale, per mano delle multinazionali che vogliono impadronirsi delle ricchezze della Selva Lacandona, hanno continuamente minacciato di sgomberare violentemente tutti gli insediamenti in quella zona, compresi quelli zapatisti.

I compagni e le compagne di diverse comunità minacciate di sgombero hanno deciso di resistere fino a che il governo non adempirà agli "Accordi di San Andrés". La loro decisione è rispettata ed appoggiata dall'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale. Lo abbiamo dichiarato a suo tempo ed ora lo ratifichiamo: se qualcuna delle nostre comunità verrà sgomberata con la violenza, risponderemo, tutti, allo stesso livello.

Secondo - Con i progressi delle "giunte del buon governo", gran parte delle comunità indigene zapatiste si sono dotate di mezzi che migliorano sostanzialmente le loro condizioni di vita.

In particolare per quanto riguarda la salute e l'educazione, le comunità ribelli hanno ottenuto risultati senza alcun appoggio governativo federale, statale o municipale ufficiale, risultati che superano largamente quelli delle comunità filogovernative.

Questo è stato possibile grazie all'appoggio dei fratelli e delle sorelle di tutto il Messico e del mondo.

Tuttavia, questi benefici non riescono a coprire tutte le comunità ribelli.

In particolare, le popolazioni sfollate nei Montes Azules non sono beneficate da questi progressi.

Terzo - Rispettando la loro autonomia, il Comando Generale dell'EZLN si è rivolto alla Giunta del Buon Governo "Hacia la Esperanza" della zona selva-frontiera, con sede a La Realidad, per chiederle di sostenere per quanto riguarda salute, educazione e commercio queste comunità sfollate. La Giunta del Buon Governo ha risposto che, secondo le sue possibilità, farà tutto il necessario per assistere questi fratelli e sorelle zapatisti.

Tuttavia ci sono gravi difficoltà per la lontananza e la dispersione di vari di questi villaggi, per cui l'EZLN ha concordato, col consenso esplicito degli abitanti, di riconcentrare alcuni dei villaggi zapatisti in quella zona, affinché siano coperti dalla Giunta del Buon Governo della zona selva-frontiera.

I villaggi ai quali ci riferiamo sono i seguenti:
Primero de Enero
San Isidro
12 de Diciembre
8 de Octubre
Santa Cruz
Nuevo Limar
Agua Dulce.
In totale sono 50 famiglie.

Chiariamo che non sono gli unici villaggi zapatisti nei Montes Azules. In questa zona esistono più nuclei zapatisti di popolazione che continuano a vivere sotto la minaccia di sgombero.

Quarto - Per diversi mesi, il Comando Generale dell'EZLN ha realizzato colloqui con i compagni e compagne di questi villaggi ed ha analizzato con loro il percorso da seguire per migliorare un poco la loro difficile situazione.

Insieme, si è giunti alla conclusione che la cosa migliore è che alcuni villaggi si riconcentrino in un luogo, visto che così potranno resistere meglio alle minacce, potranno prendersi cura meglio della selva, saranno partecipi dei progressi delle giunte di buon governo e potranno partecipare meglio alla lotta dell'EZLN per il rispetto ed il riconoscimento dei diritti e della cultura indigeni.

Quinto - Con l'avallo di questi villaggi e della Giunta di Buon Governo della zona selva-frontiera, l'EZLN si rivolge alla società civile nazionale ed internazionale affinché appoggi moralmente ed economicamente questo riconcentramento, perché, coerentemente con la resistenza zapatista, questi villaggi hanno dichiarato che non accetteranno nessun appoggio dai governi statale e federale.

Sesto – Per questo motivo, il Comando Generale dell'EZLN si è rivolto all'attivista sociale Rosario Ibarra de Piedra per chiederle rispettosamente che provveda a quanto necessario affinché la società civile nazionale ed internazionale possa appoggiare, economicamente e col suo lavoro, questa azione, sempre inteso che saranno presentate conti chiari e che l'EZLN s’impegna pubblicamente a vigilare che questo denaro non venga usato assolutamente per nessun’altra cosa che non sia il riconcentramento, in condizioni dignitose, dei compagni e delle compagne.

Quando riceveremo la conferma di doña Rosario e quando lo decideranno le comunità coinvolte, l'EZLN farà conoscere i dettagli delle tappe e dei lavori per questo riconcentramento.

Settimo - Speriamo sinceramente che la società civile nazionale ed internazionale risponderà al nostro appello per appoggiare queste comunità e migliorare così le loro condizioni di vita zapatista, cioè, di lotta e resistenza.

Democrazia!
Libertà!
Giustizia!

Dalle montagne del Sudest Messicano
Per il Comitato Clandestino Rivoluzionario Indigeno-Comando Generale dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale
Subcomandante insurgente Marcos
Messico, ottobre 2004, 20 y 10


(traduzione del Comitato Chiapas “Maribel” – Bergamo)