ESERCITO ZAPATISTA DI LIBERAZIONE NAZIONALE MESSICO
13 settembre 1997
Al popolo zapatista italiano
Ai popoli ribelli d'Europa
Fratelli e sorelle:
oggi, 13 settembre del 1997, due marce ribelli si incontrano.
Nelle terre d'America, in un paese chiamato Messico, i nostri fratelli
e le nostre sorelle dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale dalle
montagne del Sud-Est messicano alla capitale messicana.
Nei territori d'Europa, in questa nazione chiamata Italia, noi Zapatisti
uniamo i nostri passi ai vostri.
Due continenti, quello europeo e quello americano, tornano ad affratellarsi
nella lotta.
Qui in Italia e là in Messico lottiamo contro il razzismo e il
separatismo.
Là in Messico e qui in Italia lottiamo per una comunità libera
e solidale.
Qui e là ci scontriamo al sistema mondiale che ha fatto del razzismo
una nuova religione.
Là e qua i ricchi e potenti sono i fanatici più grandi dell'intolleranza
contro i diversi.
Qui e là il Neoliberismo distrugge le nazioni per impossessarsi
di loro.
Là e qua si osanna il cinismo e la crudeltà.
Qui e là si perseguita il libero e il solidale.
Là e qua il Neoliberismo ci offre solo sconforto.
Per questo d'ora in poi non parleremo di "qui" e "là".
Per questo ormai non pensiamo che questo oceano ci separa e ci rende diversi,
perché la mancanza di libertà ci rende uguali.
Perché ci affratella il razzismo che subiamo dentro o fuori dalle
frontiere perché la guerra che ci impongono ci rende compagni.
In America e in Europa l'oppressione che subiamo è la stessa.
Possono cambiare i colori, la lingua, le culture.
Ma l'oppressione è la stessa.
Per questo noi Zapatisti siamo qui oggi con voi.
Per questo voi oggi siete con noi.
Perché non vogliamo più questo mondo.
Perché non vogliamo più che il crimine si festeggi.
Perché non vogliamo più che la falsità sia una virtù.
Perché non vogliamo più che altri ci impongano le loro forme
di essere e di pensare.
Vogliamo essere liberi.
E l'unica forma di essere liberi è di esserlo insieme.
Per questo vogliamo essere liberi e solidali.
In questo mondo non c'entriamo.
Il ricco e potente ci vuole cacciare perché lo disturbiamo.
Ma non ce ne andremo.
Non rimarremo in silenzio.
Resteremo.
Lotteremo.
Costruiremo un altro mondo.
Uno migliore.
Uno più grande.
Uno più buono.
Uno dove entrino tutti i mondi.
Fratelli e sorelle ribelli
Fratelli e sorelle d'Europa
Fratelli e sorelle italiani
Tutti voi e tutte voi ci hanno insegnato molto.
Nella marcia di oggi abbiamo avuto l'onore di essere con voi.
Vi vogliamo ringraziare per aver dato spazio e voce agli Zapatisti.
Il ponte che avete teso con i vostri cuori ha sfondato questo oceano.
Fratelli e sorelle:
gridare è un modo di sognare.
E i vostri sogni si sono sentiti da molto lontano.
Noi li ripetiamo, tutti quelli che lottano li ripetono, perché,
in tutto il mondo, tutti abbiano:
DEMOCRAZIA!
LIBERTÀ!
GIUSTIZIA!
Dalle montagne del Sud-Est messicano
Compagna Maribel - Subcomandante insorgente Marcos - Compagno Mesias
Venezia, Italia ribelle, settembre del 1997
(tradotto dal cso Pedro <csopedro@ecn.org>)