Lettera dei municipi autonomi zapatisti - 13 giugno 1998

 

Compagni e compagne dei differenti villaggi e municipi

Fratelli e sorelle della società civile nazionale e internazionale

 

Siamo qui riuniti non per celebrare una festa ma siamo qui per testimoniare una volta ancora le azioni criminali e sanguinose dei governi illegittimi di Roberto Albores Guillén e del presidente Ernesto Zedillo Ponce di León. Questi signori del potere e del denaro hanno presentato ancora una volta il conto dei loro molteplici crimini e della loro guerra sporca e genocida lanciata contro i popoli indigeni del Chiapas e di tutto il Messico.

Il giorno dieci del presente mese, in questa comunità, Unione Progresso, sono arrivati centinaia di poliziotti di Sicurezza Pubblica dello Stato, soldati federali e gruppi paramilitari che hanno circondato la comunità, sono entrati distruggendo tutto e colpendo e interrogando. Quelli che hanno cercato di fuggire sono stati colpiti dai proiettili dei soldati federali e dei poliziotti della Sicurezza Pubblica. Un compagno è caduto morto e altri sei sono caduti feriti e sono stati portati via vivi e legati dai soldati federali e dalla Polizia di Sicurezza Pubblica dello Stato. Però questi compagni feriti dai soldati federali e dalla Sicurezza Pubblica dello Stato sono stati giustiziati per ordine del governo di Stato e Federale.

Nella comunità di Chavajeval, lo stesso giorno dieci di giugno, centinaia di soldati federali e poliziotti di Sicurezza Pubblica dello Stato, appoggiati da elicotteri muniti di artiglieria e da aerei da guerra, hanno occupato la comunità. Sono arrivati sparando con le loro armi e lanciando gas lacrimogeni sulla popolazione civile; centinaia di bambini, donne, anziani e uomini hanno cercato di fuggire in montagna, però sono stati inseguiti. In queste azioni repressive del mal governo sono morti due compagni e a decine sono stati arrestati e portati via vivi, come animali nei camion della Polizia di Sicurezza Pubblica e dei soldati federali. Però se oggi vengono a consegnare morti i nostri compagni che sono stati portati via vivi, allora sono stati giustiziati dai soldati federali e dalla Polizia di Sicurezza Pubblica. Accusiamo i governi criminali di Roberto Albores Guillen e Ernesto Zedillo Ponce de León come autori intellettuali di questo crimine contro il popolo di San Juan de la Libertad e chiediamo castigo per questi criminali codardi.

L'assassinio di questi compagni delle basi d'appoggio zapatiste è stato preparato, programmato e ordinato dai governi di Roberto Albores Guillen e Ernesto Zedillo Ponce de León, loro sono quelli che hanno ordinato la morte di questi compagni, loro sono i responsabili diretti di questi crimini, loro sono quelli che non si stancano di organizzare e di preparare la guerra e la distruzione dei popoli indigeni.

Però vogliamo dire a questi signori, Roberto Albores Guillén e Ernesto Zedillo Ponce de León, che i loro sono governi criminali e sanguinari, che non rimarremo zitti, né con le braccia incrociate, che i nostri morti non si azzittiranno, continueranno a parlare perché altri parlino e vivano. Che la giusta lotta dei popoli indigeni zapatisti non potranno arrestarla con proiettili, bombe, cannoni, carri armati ed aerei da guerra. Ci possono incarcerare in molti, ci possono uccidere a centinaia o a migliaia, però giammai potranno uccidere la nostra coscienza di lotta, la nostra convinzione e la nostra ragione di essere come popoli.

In ogni goccia del sangue sparso dai nostri compagni caduti, nasceranno dieci, cento, mille zapatisti ancora e continueremo a lottare perché noi, i poveri, abbiamo la forza della ragione.

Noi, indigeni zapatisti di questo Municipio di San Juan de la Libertad e dei trentadue Municipi Autonomi

Attentamente

 

San Juan de la Libertad, San Pedro Chenalhó, Nuevo Bochil, Jitotol, Ixtapa, Simojovel, Vicente Guerrero, Francisco Villa, Benito Juarez, José María Morelos y Pavón, San Pedro Michoacan, Maya, Ricardo Flores Magón, San Salvador, Miguel Hidalgo y Costilla, Cabaña, Sakamanch'en de los Pobres, Santa Catarina, Magdalena de la Paz, Cancuc, Huitiupan, Sabanilla, Trabajo, Independencia, La Paz, Libertad de los Pueblos Mayas, Tierra y Libertad, Francisco Gómez, San Manuel, Diecisiete de Noviembre, Ernesto Che Guevara, Primero de Enero.




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(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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