Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale
Al popolo del Messico
Fratelli e sorelle:
Nei giorni 20, 21 e 22 novembre 1998, nella città di San Cristóbal de Las Casas, Chiapas, si è realizzato l'incontro società civile-EZLN. In questo incontro, i partecipanti (più di 3 mila uomini, donne, bambini e anziani) hanno dialogato e hanno fatto conoscere le loro diverse proposte per la realizzazione della consulta nazionale, indetta nella quinta Dichiarazione della Selva Lacandona, per il rispetto dei Diritti dei popoli indios e per la fine della guerra di sterminio.
Come frutto di questo dialogo e ubbidendo al mandato ricevuto dalla plenaria dell'incontro, l'EZLN presenta la seguente convocazione in accordo ai seguenti considerando:
Primo. Considerando che la pace con democrazia, libertà, giustizia e dignità è un diritto di tutti i messicani e le messicane.
Secondo. Considerando che questa pace è possibile solo con il riconoscimento dei Diritti dei popoli indigeni e mettendo fine alla guerra di sterminio che il governo porta avanti contro di loro.
Terzo. Considerando che questa pace nascerà non dal confronto violento, ma dal dialogo aperto, includente, ampio, intelligente e ricco d'immaginazione tra tutta la società messicana.
Quarto. Considerando che è necessario un nuovo modo di fare politica che si costruisca con tutti, da tutti e per tutti, rendendo possibile che i messicani e le messicane, senza che sia importante il loro colore, la loro religione, la loro lingua, la loro cultura, la loro posizione sociale, le loro preferenze sessuali o le loro convinzioni politiche, facciano ascoltare la loro voce e facciano sentire il loro peso nelle grandi decisioni nazionali.
Quinto. Considerando che in Messico la consulta popolare ha antecedenti ricchi in esperienze e lezioni e che è un diritto di tutti i messicani partecipare liberamente e volontariamente nei diversi processi di consulta con il fine di esigere soluzioni a tutti i problemi che gravano sul paese.
Sesto. Considerando che la consulta per il riconoscimento dei Diritti dei popoli indios e per la fine della guerra di sterminio, fa parte del grande processo di mobilitazione del Popolo del Messico nella sua lotta per la democrazia, la libertà e la giustizia:
Convochiamo alla Consulta per il Riconoscimento dei Diritti dei Popoli Indios e per la Fine della Guerra di Sterminio sulle seguenti basi:
Domanda 1. Sei d'accordo che i popoli indigeni debbano essere inclusi con tutta la loro forza e ricchezza nel progetto nazionale e debbano prendere parte attiva nella costruzione di un Messico nuovo?
Domanda 2. Sei d'accordo che i Diritti indigeni debbano essere riconosciuti nella Costituzione messicana conformemente agli accordi di San Andrès ed alla proposta corrispondente della Commissione di Concordia e Pacificazione del Congresso dell'Unione?
Domanda 3. Sei d'accordo che dobbiamo raggiungere la pace autentica attraverso la via del dialogo, smilitarizzando il paese con il ritorno dei soldati nelle loro caserme come stabilito dalla Costituzione e dalla legge?
Domanda 4. Sei d'accordo che il popolo deve organizzarsi ed esigere dal governo che "comandi obbedendo" in tutti gli aspetti della vita nazionale?
A queste domande si potrà rispondere con un sì, un no, o un non so.
Prima. Promozione e diffusione.
Seconda. Organizzazione territoriale.
Terza. Realizzazione della consulta.
Quarta. Diffusione di risultati.
Quinta. Consegna dei risultati al Congresso dell'Unione.
Se sei messicano o messicana, indigeno, contadino, operaio, cittadino, casalinga, impiegato, disoccupato, handicappato, artista, del barzon, intellettuale, scienziato, religioso, artigiano, impresario, lesbica, omosessuale, sieropositivo, militante di una organizzazione sociale o politica, negoziante, studente, maestro, sindacalista, membro di una organizzazione non governativa, ambientalista, bambino, bambina, giovane, anziano, uomo o donna, individualmente o con altre persone forma la tua Brigata di promozione e di diffusione della consulta.
Non c'è limite di numero per formare una brigata, può essere di una sola persona o di milioni.
Non c'è limite di territorio in cui una brigata possa svolgere il suo lavoro, può essere da casa tua a tutta la galassia.
Non c'è limite nelle idee e nelle risorse che puoi utilizzare per fare il tuo lavoro di promozione e di diffusione, può essere da un matita fino ad un satellite spaziale, da un fischio fino ad un megaconcerto, da una scritta sui muri nei bagni fino ad un Teleton, da un volantino fino un ad uno spettacolo.
Incoraggia e promuovi l'integrazione della tua organizzazione politica o sociale nei lavori della consulta. Formate, per questa prima tappa, brigate di diffusione e accreditale.
Se non appartieni a nessuna organizzazione non importa, forma la tua brigata da solo o con alcuni amici ed accreditala.
Tutte le brigate dovranno accreditarsi direttamente presso l'EZLN o attraverso l'Ufficio di Contatto per la Consulta.
Con la tua brigata puoi fare lavoro di promozione e diffusione della consulta nella tua casa, nella tua via, nel tuo quartiere, nella tua zona, nella tua scuola, nel tuo sindacato, nella tua cooperativa, nella tua comunità, nella tua fabbrica, sul tuo lavoro, nella tua automobile, nella tua organizzazione sociale, nella tua organizzazione politica, nella tua organizzazione non governativa, nel tuo municipio, nel tuo stato, nel paese dove ti trovi.
Se già hai una brigata, se vuoi (non è obbligatorio) puoi coordinarti con altre brigate e organizzarti nel lavoro di promozione e di diffusione d'accordo con le loro possibilità, i loro interessi e il loro ingegno.
Forma subito la tua brigata di diffusione e accreditala!
La mobilitazione per la consulta è già iniziata! Sììì!
Democrazia! Libertà! Giustizia!
Dalle montagne del sudest messicano
Per il Comitato Clandestino Rivoluzionario Indigeno - Comando Generale dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale
Subcomandante insurgente Marcos
Messico, 11 dicembre 1998
Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale
A la società civile nazionale e internazionale
Ai presenti all'incontro società civile-EZLN di novembre 1998
Fratelli e sorelle:
Saluti molteplici e differenziati. Come concordato nell'incontro di San Cristóbal, noi zapatisti abbiamo ricevuto il mandato di elaborare - tenendo conto delle risoluzioni e dei diversi interventi scritti e partecipazioni che sono state presentate - la convocazione per la Consulta per il Riconoscimento dei Diritti dei Popoli Indios e per la Fine della Guerra di Sterminio.
Questo mi ricorda che una volta il vecchio Antonio mi raccontò... Si ricorda lei il vecchio Antonio? Bene, lui mi ha raccontato qualcosa che sembra fatto apposta per la questione dei conti che vogliono sommare e moltiplicare convocazioni, mobilitazioni, consulte ed altre irriverenze.
Era un'alba di dicembre. In dicembre le albe in montagna sono fredde e piovose. La nebbia si appiccica agli alberi e aggiunge loro nuove forme e nuove ombre. Mentre stavo vegliando la solitaria voluta di fumo della mia pipa, giocando ad indovinare che forse la nebbia sarebbe presto giunta a dare un contorno a questa nuvola che mi nasceva dalle labbra, quando da un albero vicino si stacca una forma, metà nebbia, metà ombra e con passo stanco mi arriva di fianco e mi dice: La saggezza non sta nel conoscere molte cose o nel conoscere molto di una cosa. Io tremo. Un poco per il freddo, un altro po' per la nebbia e un molto per ciò che ho appena sentito, ma ancora di più per la sorpresa riconoscendo il vecchio Antonio dietro al breve lampo del fiammifero che accende la sua sigaretta arrotolata. Io ho fatto quello che faccio sempre in questi casi: mi sono frizionato le ginocchia, ho mordicchiato la pipa e ho pronunciato un saggio "Mmmmh". Il vecchio Antonio si è seduto al mio fianco, ha sistemato la sua sigaretta nell'angolo sinistro della sua bocca e, mormorando, ha dato forma, colore e calore alla ...
Storia dell'uno e dei tutti
C'è stato un tempo in cui non c'era il tempo. Era il tempo dell'inizio. Era come l'alba. Non era notte né giorno. Il tempo stava soltanto così, senza andare in nessun posto e senza venire da nessuna parte. Non c'era luce però neanche oscurità. Era il tempo in cui vivevano i più grandi dei, quelli che hanno fatto nascere il mondo, i primi fra i primi. Dicono i più vecchi dei nostri vecchi che quei primi dei erano sette e che ciascuno di loro era due. Dicono i più anziani dei nostri anziani che "sette" è come i più antichi contavano tutti, e che l'uno è sempre due per poter camminare. Perciò raccontano che i primi fra i primi dei erano due ognuno ed erano sette volte. E questi più grandi tra gli dei non sono nati sapienti e grandi. Piccoli erano e non sapevano molto. Però questo sì, parlavano molto e si parlavano. Puro chiacchiericcio erano questi primi dei. Molto si parlavano tutti allo stesso tempo e per niente si capivano gli uni con gli altri.
Benché molto parlassero questi dei, poco sapevano. Però, chissà come o perché!, c'è stato un momento in cui tutti sono rimasti zitti contemporaneamente. Ha parlato allora uno di loro ed ha detto e si è detto che era bene che quando uno parlava gli altri non parlassero e così quell'uno che parlava poteva ascoltarsi e gli altri che non parlavano potevano ascoltarlo e quindi ciò che si doveva fare era parlare a turno. I sette che sono due in uno furono d'accordo. E dicono i più vecchi dei nostri vecchi che quello è stato il primo accordo della storia, quello di non parlare soltanto ma anche di ascoltare.
Gli dei hanno guardato gli angoli di quell'alba in cui non c'era ancora né giorno né notte né mondo né uomini né donne né animali né cose. Hanno guardato e si sono resi conto che tutti i pezzettini di quell'alba dicevano delle verità e che uno solo non poteva ascoltare tutti gli angoli, così si sono divisi il lavoro di ascoltare l'alba e così hanno potuto imparare tutto quello che il mondo di allora, che non era mondo ancora, aveva da insegnare loro.
E così hanno visto i primi fra i primi dei che uno è necessario, che è necessario per imparare e per lavorare e per vivere e per amare. Però hanno visto anche che uno non è sufficiente. Hanno visto che sono necessari tutti e solo tutti sono sufficienti per far andare avanti il mondo. E così è stato che sono diventati dei bravi sapienti i primi dei, i più grandi, quelli che hanno fatto nascere mondo. Hanno saputo parlarsi ed ascoltarsi questi dei. Ed erano sapienti. Non perché sapessero molte cose o perché sapessero molto di una cosa, ma perché hanno capito che uno e tutti sono necessari e sufficienti.
Così se ne va il vecchio Antonio. Io sono rimasto in attesa. Aspettando come si aspetta di solito il mare ed il grano, cioè, sapendo che arriveranno... perché non se ne sono mai andati.
Bene. Saluti e non dimenticatevi di Acteal. La memoria è la radice della saggezza.
Dalle montagne del sudest messicano
Subcomandante insurgente Marcos
Messico, dicembre 1998
PS di supercartellone: Sta arrivando! (O arriva?) Non se lo perda! Il successo di fine secolo! Un gioiello sessantanovesima era dell'arte! Di che si tratta? Niente più e niente di meno che di... Un videoclic! Sììì! Filmato totalmente nelle montagne del sudest messicano! Effetti speciali di pessima qualità! Una grande distribuzione! Non appaiono né Sharon Stone né Leonardo Di Caprio né Gwyneth Paltrow né Robert de Niro né Meg Ryan né Al Pacino né Julia Roberts né Brad Pitt né Susan Sarandon né Edward James Olmos né Marisol Padilla né Gene Hackman né Demi Moore né Bruce Willis né Jennifer López né John Travolta né eccetera! Neanche i fratelli Almohada e molto meno i Bichir! Brigitte Bardot e Alain Delon? No per niente! (Sì, lo so già che mancano molte e molti, però così finirei tutto il postscriptum e l'inchiostro). (By the way, siete già andati a vedervi "SupArcher, lider dei gorgonites"?) Né un solo extra! Pure stelle! Sconosciute sì, però stelle! No, nessuna ha vinto nessun premio! Nemmeno nelle lotterie di quartiere! Non adatto a quozienti intellettuali minori di 0.1! (Insomma né Rabasa né Orive né Albores lo potranno vedere) Classificato X alla X potenza! Proibito dal supremo! (Sembra che nessuno sia adatto) Non se lo perda! Non lo vedrà mai alla Mostra! Jis e Trino lo raccomandano prima di, dopo di o invece di! Oliver Stone si è rifiutato di dirigerlo! Fellini ne è morto dalla voglia!
Per finire! L'unico! (Fortunatamente)
Il videoclic che tutti (dis)speravano!:
Il Sup-Speedy e la Consulta
Prima parte
Esiga che venga incluso il video della quinta Dichiarazione della Selva Lacandona. (Non so se lo includeremo però lei lo esiga)
Una superproduzione patrocinata dalla Produzioni Musicali Pirate Il Mare ("Un mare di melodie"), Videi Corsari Il falegname di carte (Dica sììì! alla pirateria) e Sandali Yepa Yepa (l'unico sandalo glo-ba-liz-za-to).
(Nota: nessuna di queste imprese è nella lista del Fobaproa o come si chiamerà adesso che il PAN di Calderón ci vorrebbe convincere che ha fatto ciò che ha fatto perché ha pensato a tutti i messicani ed a "il benessere della sua famiglia")
Lo chieda al distributore pirata più vicino al suo cuore!
PS altro: Prevenendo il fatto che riceviamo un mucchio di richieste del suddetto video, le dico chiaramente che non abbiamo fatto ancora niente. Anzi, non abbiamo nemmeno l'idea di come farlo. Però, non sarebbe una buona idea?
PS per i 3 mila dell'incontro: Vi ricordate di quello di "Bombe, pompieri e lampadine"? Bene, questa produzione è entrata, come dicono, nel "premoderno". Quello che non abbiamo fatto è ancora meglio. (Forse perché non lo abbiamo fatto)
PS altro dell'altro: Non scoraggiatevi! Ci verrà in mente qualcosa!
Bene di replay. Saluti e no, non so quando sarà pronto il video.
Il Sup pensando che il recorder della telecamera è qualcosa di simile a "ricordar".
(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino e dal Consolato Ribelle del Messico - Brescia)