lunedì 11 maggio 1998, ore 9

All'opinione pubblica nazionale ed internazionale:

Qualche minuto fa abbiamo parlato per telefono con Federico Mariani, portavoce della carovana e le sue parole (quasi testuali) sono state "siamo sequestrati nell'aeroporto, senza poter mangiare perché non ci hanno lasciato ricevere alimenti, all'ambasciata è stato permesso di consegnarci solo acqua da bere. Dopo tutte le menzogne che il governo messicano, per mezzo della Migrazione ci ha detto durante il pomeriggio e la notte, non sappiamo più in che modo potremo uscire dal Messico".

Sono le 2 di mattina dell'11 maggio a Città del Messico (ore 9 italiane); oggi per tutto il giorno abbiamo accompagnato la delegazione italiana e questa è la nostra relazione.

La storia è stata più o meno questa:

Verso le 18, il secondo gruppo della carovana (ricordiamo che un primo gruppo è partito il 9 maggio per l'Europa) si è riunito all'aeroporto con la promessa che si stava preparando, nelle negoziazioni tra l'ambasciata e la Migrazione, che gli osservatori avrebbero potuto abbandonare il paese, mantenendo la loro qualità di osservatori internazionali senza subire nessuna sanzione e prima che terminasse il permesso del loro visto, cioè alla mezzanotte.

Il tempo passava e questo presunto accordo non diventava concreto. Si parlava di problemi solo tecnici per trovare abbastanza posti sui voli.

Verso le 20 tutto è sembrato risolversi e si credeva che 8 osservatori sarebbero partiti con Iberia, 11 con Air France e 38 con Lufhtansa. Però, quando gli osservatori internazionali si sono diretti agli uffici di queste linee per registrarsi, si è saputo che non c'erano posti per loro.

È iniziato un nuovo periodo d'attesa in cui i rappresentanti della carovana, dell'ambasciata e rappresentanti del governo si sono riuniti.

Circa alle 22 è sembrato arrivare un nuovo accordo: gli osservatori internazionali avrebbero viaggiato in un unico gruppo. Allora hanno preso i loro bagagli, noi li abbiamo salutati e li abbiamo visti passare per la porta D dell'aeroporto.

Qualche minuto dopo abbiamo ricevuto telefonicamente la notizia di un nuovo inganno che li teneva a terra. Siamo tornati all'aeroporto ed abbiamo trovato il gruppo in una delle sale d'attesa, circondati da decine di agenti della Migrazione. L'aereo su cui dovevano salire non è mai esistito, per cui avevano deciso di tornare alla sala d'aspetto e vi hanno incontrato tutto questo spiegamento di polizia.

Si avvicinava ormai la mezzanotte, i loro visti stavano per scadere e si temeva che questo schieramento di polizia li aggredisse per arrestarli con il pretesto del visto scaduto.

Allora gli osservatori sono tornati all'ambasciata italiana (dall'altra parte della città) per passarvi la notte e prendere un volo il giorno seguente.

Tornati di nuovo nelle aree di accesso ristretto dell'aeroporto avrebbero dovuto trovar pronto un autobus per andare all'ambasciata.

Da lì non sono più usciti. Dopo un po' di tempo gli unici contatti li abbiamo avuti con i funzionari dell'ambasciata che entravano ed uscivano. Da loro abbiamo potuto sapere che il governo messicano continuava ad ostacolare la partenza degli osservatori internazionali dal paese, perché sembra che vogliano che partano, ma in qualità di espulsi.

Le ultime cose che abbiamo saputo, come abbiamo detto all'inizio, è che sono sequestrati, senza poter uscire per andare all'ambasciata poiché uno schieramento di polizia glielo impedisce, senza poter mangiare, accompagnati dai funzionari dell'ambasciata italiana che continuano le negoziazioni con le autorità messicane sui termini dell'uscita dal paese.

Continueremo ad informarvi, anche se speriamo che nelle prossime ore, con l'uscita dei giornali dell'11 maggio il lavoro di informazione sia più fluido.

Ulises Martinez, Commissione Internazionale del FZLN.

(a cura dell'Associazione Ya Basta per la dignità dei popoli e contro il neoliberismo)



From: "teodoli1" <teodoli1@iol.it> Mon, 11 May 1998

16:35:55 +0200

SOLIDARIETÀ DEL PRC AGLI ITALIANI ESPULSI ED ALL'EZLN

L'on.Ramon Mantovani responsabile esteri del Prc ha rilasciato la seguente dichiarazione:

Dopo aver parlato con l'Ambasciatore Cabras, che ringraziamo ancora per quanto ha fatto, sono riuscito a parlare con il presidente dell'Associazione Ya Basta Federico Mariani. Mentre parlavo con lui è giunta la notizia che le autorità messicane avevano accolto la richiesta degli osservatori italiani di non essere accompagnati da poliziotti messicani nel volo charter che li avrebbe condotti a Madrid. Mariani mi ha comunicato che tutto era a posto e che sarebbero partiti di lì a poco.

Ora è invece confermata la notizia che le autorità messicane hanno espulso i 40 italiani.

Si tratta di un provvedimento ingiusto e controproducente per il governo messicano. Zedillo si deve convincere che non può cercare una recrudescenza del conflitto in Chiapas e non può negare i diritti agli indigeni ed alle loro rappresentanze senza che questo provochi una vasta reazione tra i democratici di tutto il mondo.

Sarò presente, questa notte, all'arrivo dell'aereo dal Messico per esprimere la solidarietà del Prc agli italiani espulsi ed annuncio fin da ora una intensificazione della nostra solidarietà con l'Ezln e l'invio, nei prossimi mesi, di altre decine di osservatori.

Roma 11 Maggio 1998


From: "Yabasta" <yabasta@cnn.it> Date: Mon, 11 May 1998

22:22:14 aereoporto D.F.

Aggiornamento dal Messico

Da domenica i 54 membri della carovana un ponte in volo per il Chiapas sono all'aeroporto di Città del Messico sono stati organizzati due momenti simbolici di protesta il primo alle partenze nazionali e il secondo a quelle internazionali. La richiesta in parte ottenuta è quella di voler andare mercoledì 13 a Strasburgo ad unirsi agli altri Italiani già arrivati ieri in Italia per presentare la relazione al parlamento Europeo nel giorno della discussione sul trattato economico tra Europa e Messico. Il governo messicano ha messo a disposizione un Charter per il rientro in Italia, che è stato però rifiutato dagli osservatori per motivi di sicurezza (chi può fidarsi di tale governo!).

Mentre sono stati conquistati i primi undici biglietti per Strasburgo via Amsterdam. La notte la passeranno dentro l'ambasciata Italiana in Messico dove l'ambasciatore sta faticosamente cercando una soluzione alle richieste dei membri della carovana.

Mercoledì TUTTI A STRASBURGO per presentare il lavoro della commissione, per chiedere l'intervento della Croce Rossa Internazionale, per esigere dall'E.U. un Osservatorio Europeo sui diritti umani in Chiapas. Partenza con il treno da Milano.


From: enlacecivil@laneta.apc.org Date: Mon, 11 May 1998

Espulsi dal Messico gli osservatori italiani, si e' applicato l'articolo 33 della Costituzione Messicana agli osservatori italiani che avevano visitato le comunità indigene del Chiapas

Gli osservatori dei diritti umani italiani sono partiti nella mattinata di oggi 11 maggio alle 4.30 con un aereo Taesa direzione Madrid, dopo essere rimasti per tutto il giorno, il 10 maggio sequestrati nell'aeroporto del Distretto Federale. Le autorità di migrazione hanno applicato loro l'articolo 33 della Costituzione che vieta agli stranieri di immischiarsi nella politica interna.

art. 33 capitolo III degli stranieri

articolo 33. Sono stranieri quelli che non sono in possesso delle qualità determinate nell'articolo 30(*). Hanno diritto alle garanzie che concede il capitolo I, titolo primo, della presente Costituzione; però l'esecutivo dell'Unione avrà la facoltà esclusiva di far abbandonare il territorio Nazionale, immediatamente e senza necessità di giudizio previo, a tutti gli stranieri cui la loro permanenza sia giudicata inconveniente. Gli stranieri non potranno in alcun modo immischiarsi in faccende politiche del paese.

III-UNAM Istituto di Investigazione Giuridica della UNAM

http://info1.juridicas.unam.mx/legfed/250/34.htm


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