CORRUZIONI PER COMPRARE ADEPTI AL PIANO DI "REMUNICIPALIZACION" DI ALBORES GUILLEN

( EL FINANCIERO 10/7/98 )

 

Smantellare gli aiuti autonomi, priorità ufficiale

Arduo compito di cooptazione di " El Perrito" degli eserciti

Temono i consigli ejidali sotto la pressione del governo

Alejandro Suverza / inviato

 

LAS CAÑADAS, Chis., 9 luglio.- Da queste parti si aggira un uomo, il Chelo, che prima ha affermato di appartenere alla commissione dell'acqua e poi si é definito il "perrito" degli eserciti. Lavora con impegno, percorre le comunità con un compito specifico: riunirsi con i commissariati ejidali per trovare adepti all'imposizione del municipio costituzionale di San Quintìn. Porta con sé una lista degli ejidi che appoggiano il municipio autonomo. In questa regione non vi sono indizi della consultazione indigena e si elabora una strategia di convincimento, di compera umana per consolidare la nuova rimunicipalizzazione che propone il governatore del Chiapas, Roberto Albores Guillén.

Guillermo Lòpez Pérez, commissario ejidale di Emiliano Zapata, sede del municipio autonomo Libertad de los Pueblos Mayas, che si trova a dieci minuti da San Quintìn, assicura che Chelo gli ha offerto un posto nella nuova amministrazione, in cambio di "organizzare il suo paese per appoggiare la proposta governativa". "Loro si conquistano il voto della gente però con il denaro, mai per coscienza, tutto con la corruzione", afferma il commissario.

La strategia del governo in Las Cañadas e in Los Altos é stata un fallimento, perché lo smantellamento dei municipi autonomi Tierra y Libertad, Ricardo Flores Magòn e San Juan de la Libertad é stato solo materiale. I municipi ejidali autonomi continuano a operare in altri villaggi, così assicurano gli abitanti di diversi paesi.

 

La resistenza

Durante un viaggio nelle cañadas di San Quintìn e Agua Azul, dove si trovano i municipi autonomi Francisco Gòmez e Libertad de los Pueblos Mayas, i commissari ejidali hanno confermato le costanti visite del governo per offrire servizi di base. Ad una sola condizione: appoggiare la rimunicipalizzazione del governo. Però il lavoro potrebbe essere vano, perché in tutte le comunità che simpatizzano con l'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) vige un accordo di non lasciarsi neppure "censire" e dunque ancor meno ricevere gli "aiuti" dal governo. Alcuni si dichiarano simpatizzanti dell'EZLN, e altri della Associazione Rurale di Interesse Collettivo ( ARIC Indipendente).

"L'organizzazione zapatista finirà e già non sta funzionando, questo é quello che argomentano", precisa Pedro Jiménez, commissario ejidale di La Sultana, appartenente al municipio autonomo Francisco Gòmez. Però qui , dice, più di 50 ejidi non vogliono accettare la rimunicipalizzazione del governo.

A La Sultana, "ejido" situato a quasi tre ore da Ocosingo, gli inviati del governo di Albores Guillén hanno tentato alcuni giorni fa di compiere un censimento, però gli abitanti hanno impedito l'accesso. Qui hanno promesso una clinica e acqua potabile se gli abitanti si convinceranno ad accettare il nuovo municipio a San Quintìn.

D'accordo con l'ultima riunione di tutte le comunità che si trovano nella zona del municipio autonomo Libertad de los Pueblos Mayas, la maggioranza degli ejidi ha votato perché il capoluogo rimanga (nell'ejido) Emiliano Zapata.

 

Chi é Chelo realmente?

Questo personaggio prima si é fatto passare per un lavoratore della commissione dell'acqua e dopo ha detto di essere un militare. La conversazione che nei giorni passati hanno avuto il commissario "ejidal" di Emiliano Zapata, Guillermo Lòpez Pérez, e Chelo é la seguente:

- Buona sera, sono della commissione dell'acqua, qualcuno sa se qui si sono rotti dei tubi?

- Io non ho mai visto un impiegato del governo che si presenti qui come voi, in short. Perché me lo nega, con tutta la confidenza che ho io con il generale perché non ha fiducia in me, se tu sei dell'esercito ( dopo afferma ridendo che non ha rapporti di amicizia con il generale).

- Quale generale?

- José Armando Soto.

- Tu sei un amico del generale Armando?

- Ti dico di sì, perché diffidi in questo modo?

- Bene, la verità é che sono dell'esercito, sono il "perrito" dell'esercito, solo che ci vestiamo sempre da civili, però nel caso che succeda qualcosa avvisami.

Chelo, dopo aver dichiarato di essere un militare, avverte il commissario ejidale: "basta lottare perché niente trionfi. Il governo vuole metterlo (il municipio) dove vuole". Riferisce anche che tutti gli abitanti di Emiliano Zapata sono considerati dalla base militare di San Quintìn - una delle più grandi dello stato - come simpatizzanti dell'EZLN, perché acconsentono al fatto che questo ejido sia la sede del municipio autonomo Libertad de los Pueblos Mayas. "Con questi precedenti", ha spiegato Chelo, "é tempo che si uniscano al PRI, perché non possono essere neutrali, questo non piace al governo. Gli dobbiamo essere sempre fedeli".

Chelo, che in un'altra visita fatta al commissario ejidale era accompagnato da due uomini, gli ha promesso una carica nel nuovo municipio costituzionale di San Quintìn. E ha aggiunto: " Voi come commissari ejidali dovete promuovere con impegno nelle comunità, in modo che il governo si senta felice e soddisfatto".

Guillermo Lòpez Pérez precisa che la settimana scorsa sono arrivati dei militari a casa di David a lasciargli un invito perché le autorità di Emiliano Zapata andassero al quartiere militare. "Siamo andati, dice, per vedere cosa volevano, ma un tenente colonnello ci ha detto di non sapere nulla della riunione con il generale".

 

DATA: 10/07/1998

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(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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