10 giugno 1998

 

Le donne di Amparo Aguatinta denunciano

 

Alla stampa nazionale ed internazionale

 

Chiediamo che si sappia dei danni che succedono nel nostro ejido da quando il 1° maggio 1998 è stato smantellato il municipio autonomo. Si sono portati al carcere di Cerro Hueco i nostri mariti, per un totale di 58 contadini innocenti, quando li hanno presi e li hanno buttati uno sopra l’altro stavano andando a lavorare. Sono stati rinchiusi a Cerro Hueco. Dopo tre giorni hanno liberato qualcuno, gli altri continuano ad essere detenuti.

Il giorno 4 marzo è venuto il governatore ad istallare un commissario di nome Elias Mendez ed ha proposto molte cose come casa, acqua, luce, strade, terre, progetti, lavori per i giovani ed è venuto a chiedere pace. Tuttavia il commissario è Roberto Lopez. Ci sembra scorretto che facciano e disfino per essere del PRI. Queste persone hanno segnalato chi si porteranno via e quelli di loro che sono stati arrestati li hanno rilasciati. Hanno portato in carcere anche guatemaltechi innocenti e ci hanno fatto delle ingiustizie circondandoci con l’esercito e la Sicurezza Pubblica.

Fino ad oggi questa Sicurezza Pubblica, va in giro di notte, sparano con armi da fuoco ad alto potenziale, minacciano quotidianamente con le loro grida all’interno della comunità e sulla strada ed il governo la chiama pace mentre noi siamo impauriti dalle loro armi .

Chiediamo al governo di Albores Guillén se questa per lui è pace, che lo critichi tutto il mondo, ma se la pace non è così che cambi idea. Chiediamo che liberino quelli che tengono in carcere e che non diano ordine di cattura per alcuni compagni, che si cancellino gli ordini di cattura e che si tolga la Sicurezza Pubblica dal nostro ejido.

Chiediamo che attraverso la stampa si pubblichi questo in tutto il mondo e che vedano come viviamo a Amparo Aguatinta, nello stato del Chiapas.

Le donne di Amparo Aguatinta chiedono alla carovana di Enlace Civil dei diritti umani che ci aiutino a risolvere il problema dei nostro compagni che stanno nel carcere di Cerro Hueco. Sappiamo che stanno emettendo ordini di cattura per alcuni compagni e chiediamo che si ritiri la Sicurezza Pubblica perché invece di curare l’ordine minacciano con manganelli e si ubriacano, sparano con le loro armi, entrano nel luogo di notte, il primo maggio durante la loro operazione hanno svuotato un negozio e si sono portati i nostri mariti in carcere.

Non siamo d’accordo con tutto questo, perché sappiamo che siamo liberi, qui c’è la pace ma il governo invece di cercare la pace è venuto a mettere in pericolo i nostri mariti, i nostri figli ed anche noi, quindi è per questo che vogliamo che la Sicurezza Pubblica se ne vada e che il governo smetta di minacciarci.

 

Attentamente

Le donne




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CHIAPAS-MESSICO

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(tradotto dall'Associazione Ya Basta! per la dignità dei popoli e contro il neoliberismo - From: "si.ro" <si.ro@iol.it>)

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