Da: El Universal

I paramilitari dichiarano:

Gli abusi dell'EZLN motivano i gruppi armati nel Chiapas

SAN CRISTOBAL DE LAS CASAS, Chiapas, 9 gennaio.- Componenti dei gruppi "Paz y Justicia" e "Máscara Roja", in Los Altos del Chiapas, rifiutano l'aggettivo di "paramilitari", ammettono che hanno acquistato armi per difendersi, ma negano di possedere arsenali.

Questo è dovuto agli abusi dell'EZLN, che per mantenersi - dato che i loro militanti non lavorano per seguire gli addestramenti - ricorre alle "imposte di guerra" e in maniera costante ricorre alle minacce dichiarando i loro municipi "zone ribelli". I componenti di questi gruppi assicurano che le armi le usano solo per difendersi dagli zapatisti e che i presunti gruppi paramilitari non esistono.

Segnalano anche che hanno dissidi con gli zapatisti e con l'organizzazione Abuxú-Arrieras Nocturnas. "Fondata e finanziata - assicurano - dalla diocesi di San Cristóbal de Las Casas".

Abitanti di Acteal, membri del Partito Cardenista (PC), raccontano che almeno mezz'ora prima che iniziasse il massacro del 22 di dicembre, gruppi della polizia circondarono le zone priiste e cardeniste. " Ci hanno detto di non preoccuparci, perché erano lì per proteggerci. Allora, è cominciata la sparatoria contro Las Abejas".

"Molto prima del 22 di dicembre siamo stati nelle comunità e abbiamo detto loro che stavano cadendo in una provocazione, che non si armassero però in alcuni luoghi, per decisione dell'assemblea, hanno comprato le armi e allora è successo Acteal. E' il caso di villaggi come Miguel Utrilla-Los Chorros, Ejido Puebla e Yaxemel", spiega Manuel Anzaldo Meneses, leader del Partito Cardenista nello stato che capeggia un presidio nello zócalo di Tuxtla Gutiérrez per esigere la libertà degli arrestati per il massacro del 22 di dicembre, "dunque sono innocenti, sono solo capri espiatori".

Viene segnalato il caso di Isaías Gómez Pérez, detenuto nel Centro Diagnostico y Tratamiento de Menores Infractores la cui madre spiega che "la prova che mi figlio non ha avuto nulla a ché vedere con questo è che tra gli assassinati in Acteal c'è mio marito... come può credere che egli avrebbe attaccato la sua gente?".

Il deputato locale Samuel Sánchez Sánchez, priista e leader di Democracia, Paz e Justicia, AC, con sede a Tila - al nord dello stato - afferma che i membri di questa organizzazione hanno dovuto armarsi per rispondere alle "costanti aggressioni di Abuxú-Arrieras Nocturnas, fondato e finanziato dalla Diocesi di San Cristóbal de Las Casas". Tutto ciò illustra la complessità del conflitto.

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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