Città del Messico, 9 giugno 1998
Fronte Zapatista di Liberazione Nazionale
Comunicato Stampa
La dissoluzione della CONAI, conseguenza della guerra del governo contro gli indigeni.
Solo una maggior partecipazione sociale raggiungerà la pace giusta e degna nel paese.
La dissoluzione della Commissione Nazionale di Intermediazione, annunciata il 7 giugno scorso, ripete ciò che sia la stessa CONAI, sia il Fronte Zapatista di Liberazione Nazionale e molte organizzazioni e individui, stavano dicendo da mesi: la radice del massacro di Acteal, l’offensiva di guerra del Governo Federale contro le comunità indigene, ed in realtà contro tutta l’opposizione politica dello stato del Chiapas, è cresciuta in modo considerevole. La campagna di calunnie e gli attacchi dei governi statale e federale, contro il vescovo Samuel Ruiz, la Diocesi di San Cristóbal e la CONAI; l’assalto poliziesco e paramilitare contro le comunità ribelli; la serie di misure unilaterali per snaturare quanto firmato a San Andrés Sacamch’en de Los Pobres nel febbraio del 1996, così come l’iniziativa unilaterale di Zedillo su Diritti e Culture Indigene o la presunta remunicipalizzazione di Albores ordinata dal Ministero degli Interni; la farsa giuridica che mantiene decine di prigionieri politici nelle carceri messicane, mentre i membri dei gruppi paramilitari e i loro promotori priisti continuano ad agire alla luce del giorno in tutta la regione; la criminale campagna di sgomberare con la violenza i contadini non priisti, di rubargli i loro pochi beni e campi, di mantenerli circondati e morendo di fame, le malattie curabili e fredde nelle montagne, non sono che la nota quotidiana che testimonia la crescente attività del Governo Federale per impedire ad ogni costo una pace giusta e degna per i nostri fratelli indigeni e quindi per tutti i messicani.
E’ incredibile che al Ministero degli Interni festeggino la scomparsa della CONAI invece di assumere questo fatto come un nuovo invito all’allerta di fronte all’irresponsabile politica che ha assunto il governo in relazione al Chiapas. Nel suo affanno di radicalizzare la situazione e porre come nemico tutto ciò che non si somma incondizionatamente alla sua politica antidemocratica ed escludente, i funzionari dell’Esecutivo Federale, tra cui includiamo quelli dell’Esecutivo Statale del Chiapas, avanzano con passo deciso nel bloccare tutte quelle iniziative volte a fargli compiere la parola data nei dialoghi di San Andrés. Pensano di poter isolare e accantonare gli zapatisti con minacce, carceri e morte e buttare così gli accordi e raggiungere la resa che tanto sognano. Non hanno capito che gli zapatisti non sono soli e che le loro domande, tra le altre quelle espresse negli accordi firmati al Tavolo 1 di San Andrés su Diritti e Culture Indigene, sono già richieste nazionali, il cui compimento è l’unica garanzia per continuare non solo nella costruzione della pace in Chiapas, ma nella transizione democratica in tutto il paese.
Per tutto questo il Fronte Zapatista di Liberazione Nazionale esprime pubblicamente il suo riconoscimento a Samuel Ruiz e a tutti i componenti della CONAI per lo sforzo che hanno realizzato a favore della pace giusta e degna in Chiapas, cioè nel Messico intero. Siamo sicuri che tutti questi messicani e messicane degni e onesti continueranno a fare i migliori sforzi per contribuire a far sì che nel nostro paese l’esclusione, la fame, l’ingiustizia e la violenza contro chi non ha niente, siano un giorno una storia superata. Come hanno ben espresso loro stessi, una tappa si è conclusa, ma non la necessità di continuare ad esigere al governo di abbandonare la sua politica di scontro e morte, e siamo sicuri che come società continueremo a tentare mille e una forma per riuscire, in modo pacifico e collettivo, nei cambiamenti politici, economici e sociali che tanto mancano al nostro paese.
Commissione di Coordinamento Nazionale del Fronte Zapatista di Liberazione Nazionale.
(tradotto dall'Associazione Ya Basta! per la dignità dei popoli e contro il neoliberismo - From: "si.ro" <si.ro@iol.it>)
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