San Cristóbal de Las Casas, 9 giugno 1998
Comunicato della CONAI
Per la pace: una maggior partecipazione della società
Di fronte alla dichiarazione pubblica fatta oggi da Samuel Ruiz, Vescovo di San Cristóbal e presidente della CONAI, nel suo documento "Verso una nuova tappa del processo di pace" come membri della CONAI manifestiamo quanto segue:
Riconosciamo la lotta di Samuel Ruiz in favore della pace e della giustizia, così come il suo impegno nel lavorare collegialmente in questa missione così delicata per il Chiapas e per il Messico.
Costatiamo che il Governo continua a smantellare le condizioni necessarie per il dialogo e la negoziazione, attraverso fatti come quelli seguenti:
La crescente militarizzazione delle comunità indigene soprattutto a partire da massacro di Acteal.
La moltiplicazione dei gruppi paramilitari che continuano ad agire con impunità contro i popoli indigeni.
Il mancato compimento dei procedimenti e contenuti decisi nei diversi accordi di San Andrés, specialmente quelli relazionati con i Diritti e Culture Indigene.
La scalata nell’uso di misure di forza contro i municipi autonomi, operate dal Governo dello Stato, e aggravate dalla recente proposta unilaterale di remunicipalizzazione.
La dolorosa ed irrisolta realtà dei rifugiati e dei simpatizzanti zapatisti ingiustamente incarcerati.
Le campagne di discredito e le crescenti aggressioni deliberate e violente contro la CONAI ed in particolare contro il suo presidente.
Per quanto detto, capiamo e riconosciamo le ragioni che hanno portato Don Samuel Ruiz a dichiarare "che è finita una tappa del processo di pace". Di conseguenza consideriamo che la CONAI ha concluso il suo compito di mediazione.
Di fronte all’attuale difficile situazione:
Esigiamo dal governo federale e da quello statale che per la via dei fatti accreditino la loro volontà di risolvere, attraverso il dialogo e la negoziazione con l’EZLN, le cause che hanno dato origine al conflitto e rinunciano alla loro attuale strategia di guerra.
Ripetiamo il nostro invito all’EZLN perché, nonostante le provocazioni governative, continui a lottare in favore di una soluzione politica alle ingiustizie strutturali del Chiapas e del Paese.
Esortiamo la società civile del Chiapas, del Messico e del mondo, e tutte le forze politiche del paese ad assumere un ruolo più attivo che freni la strategia di guerra del governo e favorisca una pace giusta e degna, che non sarà possibile senza il rispetto dei diritti collettivi dei popoli indigeni e un passo significativo nella riforma dello Stato e nella transizione alla democrazia.
PER LA CONAI
Concepción Calvillo Vda. de Nava
Juan Banhuelos Pablo Gonza'lez Casanova
Oscar Oliva
Raymundo Sánchez Barraza.
Secretariato:
Miguel Alvarez
Gonzalo Ituarte
Pedro Nava
Salvador Reyes
(tradotto dall'Associazione Ya Basta! per la dignità dei popoli e contro il neoliberismo - From: "si.ro" <si.ro@iol.it>)
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