Mireya Cuellar # Il disarmo imposto dall'esercito in Chiapas "non
include gli Zapatisti" nel momento in cui "stanno nelle
zone stabilite", e pertanto non ci saranno problemi "né
fraintendimenti con loro". In questo modo rispose il segretario
di governo, Francisco Labastida Ochoa, all'Esercito Zapatista
di Liberazione Nazionale, e precisò che egli non paragona
gli Zapatisti con i paramilitari.
Nell'intervista sulla scalinata dell'edificio centrale della segreteria,
fin dove accompagnò il giornalista Jesus Ortega per poi
accomiatarsi, Labastida Ochoa segnalò che il comportamento
dell'Esercito è "compatibile" con la legge di
pacificazione del Chiapas, perché stabilisce che fintanto
che ci sia dialogo e l'EZLN stia nelle zone stabilite, non ci
saranno problemi di fraintendimento con loro (Zapatisti).
Chiarì bene che l'Esercito non lascerà il Chiapas,
perché la sua presenza vuole evitare nuovi atti di violenza
come quello di Acteal e ha la responsabilità di portare
avanti il disarmo, disse che non ha paragonato gli Zapatisti
ai gruppi armati, "chiamiamoli paramilitari o come si vuole".
-Ha qualche messaggio per Marcos?
- Il mio messaggio per Sebastian Guillen è che tutti dobbiamo
contribuire alla pace. Non c'è nessuno che debba sottrarsi
a questo sforzo. Credo che tutti dobbiamo portare un contributo
per questo, naturalmente i partiti, i politici, le chiese, e
naturalmente Sebastian Guillen.
Labastida Ochoa informò che la prossima settimana consegnerà
al presidente Zedillo un piano per il Chiapas, che sarà
basato sull'incentivo allo sviluppo, la creazione di posti di
lavoro, la lotta alla miseria e l'attenzione agli emarginati.
"Una strategia che privilegi il dialogo e la negoziazione
politica, che ci permetta non solo di mantenere la tranquillità,
ma anche di organizzare uno schema partecipativo affinché
il Chiapas si sviluppi".
- La nuova strategia prevede di togliere l'esercito dal Chiapas?
- No. L'esercito ha una funzione specifica; aiuta nella distribuzione
degli alimenti e a fare in modo che non esistano armi e non si
torni a compiere atti violenti. Mi permetto di ripeterle un dato
di fatto: da quando l'esercito è in questa zona non si
possono lamentare morti, non possiamo disarmare i gruppi se non
c'è l'esercito, perché è esso l'incaricato
ad applicare la Legge sulle Armi da fuoco e gli Esplosivi.
Labastida informò che la presidentessa della Commissione
Nazionale dei diritti Umani, Mireille Roccatti, e i membri della
COCOPA accompagneranno il segretario della Salute, Juan Ramon
de la Fuente, in Chiapas, per essere "testimoni di qualità"
nella consegna degli alimenti, medicinali, coperte e vestiti ai
gruppi spostati in quella entità.
Il funzionario disse che non desiderava "dequalificare"
l'ultimo comunicato dell'EZLN perché la sua intenzione
è di "raggruppare volontà" in favore
della pace.
(traduzione a cura di SNEEZY)
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