Dalla Jornada del 9/1/1998

Non si è mai chiesto il disarmo dell'EZLN, segnala il Governo

Mireya Cuellar # Il disarmo imposto dall'esercito in Chiapas "non include gli Zapatisti" nel momento in cui "stanno nelle zone stabilite", e pertanto non ci saranno problemi "né fraintendimenti con loro". In questo modo rispose il segretario di governo, Francisco Labastida Ochoa, all'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale, e precisò che egli non paragona gli Zapatisti con i paramilitari.

Nell'intervista sulla scalinata dell'edificio centrale della segreteria, fin dove accompagnò il giornalista Jesus Ortega per poi accomiatarsi, Labastida Ochoa segnalò che il comportamento dell'Esercito è "compatibile" con la legge di pacificazione del Chiapas, perché stabilisce che fintanto che ci sia dialogo e l'EZLN stia nelle zone stabilite, non ci saranno problemi di fraintendimento con loro (Zapatisti).

Chiarì bene che l'Esercito non lascerà il Chiapas, perché la sua presenza vuole evitare nuovi atti di violenza come quello di Acteal e ha la responsabilità di portare avanti il disarmo, disse che non ha paragonato gli Zapatisti ai gruppi armati, "chiamiamoli paramilitari o come si vuole".

-Ha qualche messaggio per Marcos?

- Il mio messaggio per Sebastian Guillen è che tutti dobbiamo contribuire alla pace. Non c'è nessuno che debba sottrarsi a questo sforzo. Credo che tutti dobbiamo portare un contributo per questo, naturalmente i partiti, i politici, le chiese, e naturalmente Sebastian Guillen.

Labastida Ochoa informò che la prossima settimana consegnerà al presidente Zedillo un piano per il Chiapas, che sarà basato sull'incentivo allo sviluppo, la creazione di posti di lavoro, la lotta alla miseria e l'attenzione agli emarginati. "Una strategia che privilegi il dialogo e la negoziazione politica, che ci permetta non solo di mantenere la tranquillità, ma anche di organizzare uno schema partecipativo affinché il Chiapas si sviluppi".

- La nuova strategia prevede di togliere l'esercito dal Chiapas?

- No. L'esercito ha una funzione specifica; aiuta nella distribuzione degli alimenti e a fare in modo che non esistano armi e non si torni a compiere atti violenti. Mi permetto di ripeterle un dato di fatto: da quando l'esercito è in questa zona non si possono lamentare morti, non possiamo disarmare i gruppi se non c'è l'esercito, perché è esso l'incaricato ad applicare la Legge sulle Armi da fuoco e gli Esplosivi.

Labastida informò che la presidentessa della Commissione Nazionale dei diritti Umani, Mireille Roccatti, e i membri della COCOPA accompagneranno il segretario della Salute, Juan Ramon de la Fuente, in Chiapas, per essere "testimoni di qualità" nella consegna degli alimenti, medicinali, coperte e vestiti ai gruppi spostati in quella entità.

Il funzionario disse che non desiderava "dequalificare" l'ultimo comunicato dell'EZLN perché la sua intenzione è di "raggruppare volontà" in favore della pace.

(traduzione a cura di SNEEZY)

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