Durante le prime ore di domenica, soldati dell'Esercito Messicano hanno assediato la piccola comunità mixteca di El Charco, nello stato di Guerrero ed in una sparatoria durata circa un'ora e mezza hanno ucciso undici membri dell'Esercito Popolare Rivoluzionario mentre pernottavano nella scuola del posto ferendo inoltre 5 persone ed arrestandone 21.

Gli abitanti della comunità di Costa Chica raccontano che 12 elementi dell'EPR erano arrivati sabato a mezzogiorno e dopo aver realizzato un'assemblea avevano chiesto di potersi fermare per la notte. Verso le 4 della mattina hanno sentito spari e da quel momento tutta l'area è stata circondata dai militari messicani.

Dall'accerchiamento non hanno potuto uscire od entrare né gli abitanti né i giornalisti, convertendosi quindi in una zona controllata dall'esercito.

Sono arrivati poi molti convogli della polizia e dell'esercito, due elicotteri, il sindaco dell'opposizione di sinistra ha chiesto l'intervento della commissione nazionale dei diritti umani e la Croce Rossa Internazionale per proteggere la popolazione indigena.

Denunciano che probabilmente tutti gli arrestati siano gente della comunità. Secondo le testimonianze non si è trattato di uno scontro ma di un vero e proprio massacro. L'esercito messicano ha attaccato senza che fossero provenuti spari dal gruppo dell'EPR. Li hanno presi di sorpresa. C'è stata una soffiata di agenti dei Servizi segreti che erano presenti nella zona da mesi .

Fin dagli ultimi mesi del 1996, nella zona di conflitto si era vista la presenza dell'EPR in alcune comunità, ma non era mai avvenuta alcuna azione armata, solamente di propaganda. A Costa Chica si è verificata la prima azione armata dell'esercito governativo contro presunti membri dell'EPR. In un totale di 12 azioni armate nello stato di Guerrero avvenute anteriormente, sarebbero morti cinque membri dell'EPR che ora sommano a 16.

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