Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale
Messico
7 Settembre 1998
Alle persone e alle organizzazioni firmatari della lettera di invito ad un dialogo EZLN - società civile
Dal: Subcomandante Insurgente Marcos
CCRI-CG dell'EZLN
Messico
(nella riga bianca dovrebbe esserci "Chiapas", però questa parola è già nella categoria dei "prescindibili").
I miei compagni capi del Comitato Clandestino Rivoluzionario Indigeno-Comando Generale del EZLN mi hanno detto di rispondere a nome di tutti gli zapatisti, all'invito che ci fate a "un incontro delle organizzazioni e delle persone firmatarie con l'EZLN", per "analizzare proposte e accordarci sulla realizzazione della consulta ed inoltre, per uno scambio di valutazioni, di punti di vista e di alternative possibili di soluzione del conflitto".
Il conflitto (quello che non esiste nelle relazioni di governo, quello che è così "prescindibile" che occupa più della metà del totale delle truppe federali solo per "contenerlo", quello che è tanto "irrilevante" quanto il sangue indigeno per il governo) continua a far soffrire e ad essere presente. Un anno fà il signor Zedillo ha mantenuto il silenzio sulla guerra in Chiapas nella sua Relazione di Governo. Alcune settimane dopo, Acteal ha segnalato quello che questo silenzio nascondeva: la decisione del potere di fare del crimine una politica di governo. Oggi, "Chiapas" torna ad essere assente trà le "priorità" governative. Quale nuovo incubo promette questa omissione? Il signor Zedillo si è già congedato lo scorso 1° di settembre e ha decretato così che l' anno 2000 è già arrivato. Quelli che all'interno del suo gabinetto vogliono succedergli, ripetono la lezione: l'inerzia è un'altro modo di fare la guerra e, come ai tempi della conquista, i massacri di indigeni sono strumento di punizione e avvertimento.
Dobbiamo impedire che Acteal si ripeta. E dobbiamo pure cercare il modo per risolvere la questione in sospeso indicata da questo dolore : il riconoscimento dei diritti e della cultura indigeni. Solo su questo sarà possibile alla fine costruire la pace, l'unica possibile; la pace con giustizia e dignità. Tutto ciò non arriverà dall'alto (il signor Zedillo è stato molto eloquente con il suo silenzio). Voi giustamente affermate che non si tratta di un ponte per il governo (d'altra parte, lì in alto la sedia è già vacante), ma di un dialogo tra società civile e zapatisti. E in realtà dobbiamo costruire la pace proprio come si costruiscono le cose veramente solide e durature: dal basso. Diceva il Vecchio Antonio che i primi tra gli dei hanno creato il mondo iniziando dal basso e là in basso sono rimasti gli dei più grandi. Stavano facendo le cose dal basso e da lì le lanciavano verso l'alto. Quando finirono, videro che il mondo gli era venuto rotondo e loro rimasero al centro,nel cuore della terra.Per questo dura ed è dura la terra, perché è nata dal basso. Per questo, per capire quello che succede in alto, è necessario saper guardare in basso...
Riguardo all'invito che ci fate, ci colpisce molto l'ampio arcobaleno di pensieri che lo firmano. Dietro ogni nome e ogni sigla ci sono uomini e donne che sono centro e cuore di uno sforzo, di una speranza e di una storia. Questo dimostra --oltre al fallimento della strategia governativa di offrire in saldo l'oblio--, il posto che la memoria occupa tra le molte dignità che fanno questo paese.
E così che vogliamo ringraziare tutti per l' invito, ma sopratutto vogliamo ringraziarvi per restituire alla memoria il posto che il domani ha bisogno che occupi, quel posto che nella geografia corporea ubichiamo comunemente tra il petto e la schiena. Alcuni lo chiamano cuore, altri lo chiamano anima, però in qualsiasi modo lo si chiami è quello che ci fa male quando sono in sospeso cose come la libertà, la democrazia e la giustizia... per tutti.
E parlando di "tutti"...
A tutti quelli che ci hanno invitato ed hanno firmato:
Vi comunico che accettiamo con molto piacere l' invito che ci fate. Sarà un onore per noi incontrarci con tutti voi e, insieme, dare il via alla consulta sulla legge indigena, oltre a scambiarci punto di vista sulla situazione attuale. Vi informo inoltre che proprio in questo momento i nostri compagni capi hanno iniziato la selezione dei delegati del CCRI-CG che saranno presenti, con la rappresentanza dell' EZLN, all' incontro a cui ci invitate. Rimaniamo in attesa di ulteriori dettagli su questo dialogo.
Arrivederci a presto, ricevete tutti abbracci a discrezione e, chiaramente, di tutto cuore.
Bene. Salute e speriamo che all'incontro ci stiamo tutti: i firmatari, i firmati e tutti gli altri che non sono né firmatari né firmati ma vogliono pure incontrarsi.
Dalle montagne del Sudest Messicano.
Per il Comitato Clandestino Rivoluzionario Indigeno-Comando Generale del Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale.
Subcomandante Insurgente Marcos
Caserma Generale "Spiaggia di Grano"
Messico, Settembre 1998
Mese della Patria (la nostra, di voi e noi).
P.S.: Ma scusate verranno all'incontro tutti quelli che hanno firmato? Non esagerate con l'ammucchiata, altrimenti vi lanciamo i 1.111 (con tanto di autobus).
Irresponsabile della pubblicazione: Io merengues.
(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)