La Jornada 7 settembre 1997

Presunti poliziotti arrestano e picchiano per tre ore un attivista del FZLN.

Il comitato organizzatore del congresso di fondazione del FZLN ha denunciato ieri il sequestro di Oscar Granados San Marti'n, membro della zona sud dei Comitati Civili di Dialogo (CCD), effettuato da individui identificati come poliziotti, i quali lo hanno accusato di appartenere ad un presunto comando armato zapatista, di quelli in marcia verso Città del Messico.

Gli organizzatori hanno definito questo fatto come una provocazione del governo ed esigono dalle autorità la fine di questa ambigua politica. Hanno affermato inoltre che questo tipo di intimidazioni non contribuisce certo a quanto e' stato espresso da funzionari a vario livello per le garanzie necessarie alla realizzazione nella capitale del paese dell'incontro convocato dall'EZLN.

Secondo il programma, dal 13 al 16 settembre a Città' del Messico verrà celebrato il congresso di fondazione del Frente e il Secondo Congresso Nazionale Indigeno, che avranno come culmine una grande marcia il giorno dell'Indipendenza, con la parola d'ordine principale di esigere il rispetto degli accordi di San Andre's, secondo il documento venuto fuori dal primo tavolo di negoziato in Chiapas sui diritti e cultura indigeni.

Il comitato incaricato della logistica che si occupa dei delegati dei CCD degli stati della Repubblica ha denunciato i fatti accaduti alle ore 21:30 sulla Periferico Sur e Insurgentes, luogo in cui Granados San Marti'n, a bordo di un taxi, fu intercettato da un'auto e da un camioncino non identificati.

Quattro individui, che dissero di essere dei poliziotti, lo obbligarono ad abbandonare il suo mezzo e lo portarono in un luogo sconosciuto dove lo picchiarono, torturarono e interrogarono, per strappargli la "confessione" riguardante i presunti comandi armati che arriveranno con la marcia.

Dopo aver ripetuto che apparteneva all'FZLN e che il movimento e la carovana sono pacifici, Granados San Marti'n fu liberato nella colonia Del Valle quasi a mezzanotte. Ieri sera si trovava ancora in casa a riprendersi.

Gli organizzatori temono che questo fatto sia l'inizio di una grande campagna ufficiale per screditare l'incontro di massa al quale parteciperanno 1111 zapatisti. Per questo, hanno esortarono le autorità federali, statali, municipali e del governo della capitale a rispettare il diritto di libero transito e di riunione.

Questo sequestro si somma ad una serie di atti di intimidazione che hanno visto vittima il FZLN nelle ultime settimane, tra cui visite della polizia giudiziaria nelle case degli organizzatori.

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)


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