IL GOVERNO SCATENA LA REPRESSIONE CONTRO LE ORGANIZZAZIONI POPOLARI

(appello del Fronte Ampio per la Costruzione del Movimento di Liberazione Nazionale FACMLN)

Il 1° settembre il signor Ernesto Zedillo nella sua relazione davanti al Congresso dell'Unione (il Parlamento messicano, NdR) ha fatto una chiara ed aperta dichiarazione di guerra contro l'Esercito Popolare Rivoluzionario dando carta bianca all'Esercito federale affinché possa intervenire. Tutto questo, nei fatti, si è concretizzato in un approfondimento brutale della "guerra sporca" che il governo messicano ha scatenato contro il popolo.

Particolarmente grave è la repressione a cui sono sottoposti le organizzazioni ed i dirigenti del Fronte Ampio per la Costruzione del Movimento di Liberazione Nazionale - FACMLN.

1.- Il 4 settembre il compagno Silverio Lopez Ramos, dirigente del Comitato per la Difesa degli Interessi del Popolo- CDIP e membro della Commissione di Coordinamento Nazionale del FACMLN, è stato sequestrato nella comunità di Santa Cruz Miahuatla'n (Stato di Oaxaca).
Nello stesso giorno è stato arrestato e selvaggiamente torturato il compagno Evaristo Peralta anch'egli membro del CDIP per costringerlo a confessare che era militante dell'EPR. Una volta liberato è stato minacciato di morte se avesse denunciato quanto accaduto.

2.- Il 5 settembre gli avvocati Israel Ochoa Lara e Genaro Hernandez Gonzalez ed il contadino Evodio Dominguez Bautista, rispettivamente assistenti legali e militante del Frente Democratico Oriental de Mexico "Emiliano Zapata" - FDOMEZ, un'organizzazione indigena contadina della regione di Huasteca sono entrati per una trattativa nel Palazzo del Governo di Jalapa - capitale dello stato di Veracruz - e si trovano nella condizione di detenuti-scomparsi.

3.- In questo momento in diverse carceri del paese si trovano più di 30 persone accusate di essere militanti dell'EPR, la stragrande maggioranza sono militanti di diverse organizzazioni del nostro FACMLN. Sono stati tutti ininterrottamente torturati per diversi giorni per obbligarli a firmare dichiarazioni autoaccusatorie.

4.- Ma il vero volto cinico e codardo del governo messicano si è rivelato con il suo accanimento contro i compagni più indifesi: i prigionieri politici. Il 6 settembre sono stati sequestrati da varie carceri del paese alcuni militanti del Collettivo Prigionieri del PROCUP-PDLP che sono due delle quattordici organizzazioni guerrigliere che compongono l'EPR. Insieme a loro è stato sequestrato anche un prigioniero non militante di queste organizzazioni. Si trovano tutti nella condizione di detenuti-scomparsi e probabilmente vengono sottoposti a tortura come avvenuto al momento del loro arresto.

5.- Militarizzazione e, di fatto, sospensione delle garanzie individuali negli stati di: Guerrero, Chiapas, Oaxaca, Puebla, Michoacan, Hidalgo, Veracruz, Mexico. Le comunità contadine e indigene di questi stati vivono in virtuale stato d'assedio provocato, da un lato da un esodo massiccio, dall'altro dall'abbandono dei campi a causa del clima di terrore diffuso dall'esercito federale che imprigiona e tortura quelli che gli capitano a tiro. Nel solo stato di Guerrero sono stati denunciati 17 casi di stupri collettivi commessi da agenti federali contro giovani contadine.

6.- In maniera reiterata, il governo messicano sta indicando diverse organizzazioni del nostro FACMLN come parte integrante dell'EPR. In modo particolare l'Organizzazione dei Contadini della Sierra del Sud (OCSS) dello stato di Guerrero e il Fronte Democratico Orientale de Mexico "Emiliano Zapata" (FDOMEZ) della regione Huasteca. Sulla base della dislocazione delle azioni militari-rivoluzionarie dell'EPR, lo stesso sta accadendo ad altre nostre organizzazioni, come nello stato di Oaxaca.

Questa criminalizzazione da parte del governo è solamente una copertura che si dà per poterci reprimere come sta facendo. In molte occasioni abbiamo dichiarato "Non siamo parte integrante dell'EPR, né parte integrante dell'EZLN, né di alcun'altra organizzazione guerrigliera esistente oggi nel nostro paese. Esse meritano tutto il nostro rispetto, però non siamo parte delle loro strutture. Siamo un Fronte di Organizzazioni di Massa che sviluppa la sua lotta in maniera aperta e pacifica. Lo stesso governo sa che le sue indicazioni sono menzognere ed assurde, in quanto nelle organizzazioni che costituiscono il FACMLN militano alcuni milioni di messicani e se le organizzazioni guerrigliere avessero altrettanti combattenti, Miami sarebbe piena di oligarchi, funzionari e torturatori messicani del governo messicano, avremmo un governo Democratico e Popolare e non un governo corrotto ed assassino come quello che disgraziatamente abbiamo.

Cari compagni, i momenti che stiamo vivendo sono veramente difficili. Non contiamo sul fatto che nutriate pena per noi, ma che sentiate la rabbia ed il coraggio che l'atteggiamento codardo e prepotente del governo sta provocando in sempre più ampi settori del nostro popolo. E che questa rabbia e coraggio si trasformi in denuncia e mobilitazione, che ci aiutino a fermare il bagno di sangue che il governo messicano sta preparando.

Fraternamente.

Victoria Osuna

Rappresentante in Europa del FACMLN

7 settembre 1996

(Tradotto da: Collettivo Internazionalista - Torino)

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