Messico, 6 dicembre 1996.
Al popolo del Messico:
Ai popoli ed ai governi del mondo:
Alla Stampa Nazionale e Internazionale.
Fratelli:
Primo.- Pochi minuti fa (22:30 ora sudorientale) abbiamo
ricevuto una telefonata dal senatore Luis H. Alvarez, presidente
di turno della Cocopa, che ci ha comunicato che avevano già
terminato la riunione con il signor Ernesto Zedillo Ponce de León.
Secondo.- Don Luis H. Alvarez ci ha detto che aveva un
messaggio personale del signor Zedillo per l'EZLN, che i membri
della Cocopa andranno a Città del Messico il giorno 7 dicembre
1996 e che preventivavano di tornare a San Cristóbal de
Las Casas, Chiapas, alle 12:00 circa dello stesso giorno. Il senatore
Alvarez ci ha chiesto calma in questi momenti in cui, ha detto,
"siamo tutti nervosi".
Terzo.- Oggi, nella mattinata, un mezzo aereo, di quelli utilizzati per il trasporto di truppe speciali d'assalto, della cosiddetta
"forza d'intervento arcobaleno", unità dell'Esercito federale
specializzata in antisommossa, ha sorvolato a bassa quota l'ex
convento Del Carmen, in San Cristóbal de Las Casas, luogo
dove è ospitata la delegazione dell'EZLN per le riunioni
tripartite. Voli simili sono stati riportati, nelle ultime 48
ore, nella vallata di Patiwitz e sopra la comunità di La
Realidad, nella selva Lacandona.
Quarto.- Il Governo federale insiste nel dire che "non
c'è crisi, solo osservazioni al documento della Cocopa".
Perché allora così tanto movimento militare? Le
truppe aerotrasportate sono per "dar argomenti" alle
"osservazioni al documento"?
Quinto.- La delegazione dell'EZLN che pernotta in San Cristóbal
de Las Casas non è nervosa, ma invece abbastanza annoiata,
questi areoplanini li conosciamo da quasi tre anni, da quando
ci hanno bombardato sulle montagne che circondano questa città.
Sesto.- La delegazione dell'EZLN ha deciso di aspettare
il messaggio personale che le ha inviato il signor Zedillo Ponce
de León. Anche se ignoriamo ancora se il messaggio lo porterà
la Cocopa o l'Esercito federale.
Settimo.- Quasi tre anni fa, in questa città di
San Cristóbal de Las Casas, rivendicavamo democrazia, libertà
e giustizia, quasi tre anni fa, il supremo governo rispose alle
nostre richieste con carri armati, aerei, elicotteri e bombe.
Oggi, mille e 70 giorni dopo il 1° gennaio 1994, stiamo qui
aspettando la risposta del governo alle nostre richieste di democrazia,
libertà e giustizia per gli indigeni messicani, non caricando
altre armi che quelle della dignità, della ragione e della
storia.
Democrazia!
Libertà!
Giustizia!
Dalle montagne del sudest messicano
Subcomandante ribelle Marcos.
Comitato Clandestino Rivoluzionario Indigeno-Comando Generale
dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale.
(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)