Lettera di Rodolfo Izal in protesta per l'attentato contro i vescovi

Il 4 novembre alle 18 e 40 nel municipio di Tila, Chiapas, sono stati oggetto di una imboscata i vescovi Samuel Ruiz García e Raúl Vera López, rispettivamente vescovo titolare e coadiutore della Diocesi di San Cristóbal de las Casas, Chiapas, Messico.

I vescovi stavano effettuando una visita pastorale nella zona indigena Chol, nel nord dello stato del Chiapas. Insieme al parroco Heriberto Cruz Vera, due religiose e un gruppo di 60 persone fra catechisti, autorità indigene e accompagnanti, ritornavano dopo una cerimonia di cresima impartita in una frazione indigena. Nella località detta Crucero sono stati oggetto di varie raffiche di mitra sparate da 100 metri di distanza provenienti dal monte. Il risultato è stato quello di tre feriti: i catechisti José Pedro Pérez Pérez di 25 anni, José Vázquez Pérez de 30 anni e il maggiordomo (autorità indigena) Manuel Pérez Pérez. Gli altri sono usciti illesi.

Da varie settimane, da quando era stata annunciata la visita pastorale in quella zona, il gruppo paramilitare "Pace e Giustizia" aveva continuato a minacciare dicendo che avrebbe impedito la visita dei vescovi.

Questo è lo stesso gruppo che ha già realizzato molteplici azioni in questa zona Chol contro la Diocesi di San Cristóbal de las Casas, contro attivisti dei Diritti Umani, contro membri delle Ong e contro persone solidali con gli indigeni per la loro situazione di estrema povertà.

Sono state molte le azioni paramilitari, con appoggio militare e/o della polizia e/o governativo che si sono sviluppate dei municipi di Sabanilla, Tila, Tumbalá, Salto de Agua e Palenque, tutti di etnia Chol.

La lista sarebbe interminabile. Io stesso sono stato testimone di azioni realizzate dal gruppo "Pace e Giustizia": furti, campi bruciati, distruzione di case ed omicidi. Quasi sempre con l'appoggio della polizia, dell'esercito messicano o di organismi alle dipendenze del governo dello stato del Chiapas. D'altra parte, la mia espulsione dal paese si deve al fatto che la parrocchia di Sabanilla, dove ero parroco, ha sempre denunciato tutto questo tipo di azioni perpetrate contro il popolo indigeno.

Per tutto questo, in nome della Diocesi di San Cristóbal de las Casas e mio proprio, chiedo a tutta la popolazione che protesti presso la ambasciata messicana in Madrid per l'attentato contro i vescovi Samuel Ruiz García e Raúl Vera, così come per tutte le azioni perpetrate dal gruppo paramilitare "Pace e Giustizia".

Inviare lettere di protesta a:

Embajada Mexicana.
Carrera de San Jerónimo, 46. 28014 Madrid.
Fax: 91-4202292.

Consulado de México en Barcelona.
Avenida Diagonal, 626. Barcelona
Fax: 93-2009206.

Pamplona, 6 novembre 1997.

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