La Jornada, 6 agosto 1996

Chiusura a sorpresa dell'aeroporto militare di Tuxla "per manutenzione"; assessori zapatisti riportano "inusitata presenza" di aerei dell'Esercito"

Jaime Avilés, inviato, Tuxtla Gutiérrez, Chiapas, 5 agosto. Di sorpresa, l'aeroporto militare di Tuxla Gutiérrez, che prestava servizio per l'aviazione civile, è stato chiuso questa mattina per un periodo indefinito "per manutenzione", hanno informato impiegati della compagnia Aviacsa.

"Non sappiamo quanto tempo dureranno i lavori, ma si dice che dureranno due o tre mesi", spiegò un'incaricata dell'ufficio di prenotazioni dell'impresa che ha sede in questa città. "Il brutto della faccenda è che adesso è l'epoca delle piogge e non so come finirà", aggiunse.

Molti passeggeri, che si dislocarono fino all'area del terminal di Teran, scoprirono con disappunto che l'edificio fu chiuso questa mattina senza l'utilizzo di una relazione ufficiale. La maggior parte dei viaggiatori ha dovuto spostarsi all'aeroporto di Ocozocuautla, dove la Aviacsa continuerà ad operare fino a nuovo ordine.

Senza dubbio, alcuni degli assessori del'EZLN che si presentarono al terminal di Teran dissero di aver visto una "inusitata presenza di aerei militari" nella base aerea di Teran e manifestarono la loro inquietudine di fronte alla possibilità che si possa preparare un'azione militare.

Concerto per la libertà dei presunti zapatisti prigionieri

Elio Henríquez, corrispondente, San Cristóbal de las Casas, Chiapas, 5 agosto

Vari gruppi e solisti, tra i quali Daniel Viglietti, realizzarono oggi in questa città un Incontro Artistico Musicale di cinque ore per chiedere la liberazione dei 16 presunti zapatisti prigionieri da febbraio 1995.

Organizzato dai Comitati Civili del Dialogo di San Cristobal e dal movimento Barrios e Colonias di questa città, l'incontro si manifestò anche per l'Umanità e contro il Neoliberismo, e chiese che si rispetti la Costituzione Messicana nel senso in cui "tutti i cittadini hanno il diritto a pensare, credere e a manifestare con libertà".

(tradotto dal comitato Chiapas di Torino)