Difendiamo Polhò ed i Municipi Autonomi !

FZLN - Frente Zapatista di Liberazione Nazionale

Commissione Internazionale

Messico, D.F. 6 maggio '98

Da: Commissione Internazionale del Frente Zapatista di Liberazione Nazionale

a: Collettivi, Comitati, Partiti politici ed organizzazioni solidali con le comunità indigene del Chiapas

Stimati compagni: ci rivolgiamo nuovamente a voi per mantenervi informati sulla situazione attuale nello stato del Chiapas. Dopo l'aggressione che il governo messicano ha attuato nei municipi autonomi "Ricardo Flores Magon" e "Tierra y Libertad", l'11 aprile ed il 1 maggio scorso, il governo stesso ha minacciato che proseguirà con questa politica di guerra, includendo nei suoi piani i 38 municipi autonomi, tra essi quello di Polhò.

E' importante ricordare che Polhò si è trasformato in un luogo di raccolta di rifugiati di guerra, tra i quali si trovano alcune persone che si erano rifugiate ad Acteal prima del massacro dello scorso 22 dicembre.

La situazione delle comunità dei rifugiati è veramente difficile ed il loro comportamento assume un carattere eroico. Dal settembre del '96 e soprattutto dopo il massacro di Acteal, il municipio autonomo e ribelle di Polhò (originariamente formato da una popolazione di 700 persone) ha accolto più di 10.000 compagni provenienti da decine di comunità perseguitate e attaccate apertamente dai gruppi paramilitari priisti, gruppi, questi ultimi, che contano dell'appoggio della polizia di Seguridad Publica e dell'esercito federale.

Polhò, come gli altri 37 municipi nella zona de Los Altos e nella selva chiapaneca, è un municipio governato da un consiglio eletto conformemente dai popoli indigeni; esso fa parte del processo di costituzione di municipi autonomi nelle regioni ad influenza zapatista. A tutti loro il governo nega il riconoscimento e molte volte li pone in confronto aperto con i governi municipali priisti, come nel caso dei municipi di Polhò e Chenalhò, il primo autonomo ed il secondo priista. Recentemente, la politica del governo è stata quella di attaccarli direttamente con la polizia e l'esercito, pretendendo di annientare i governi autonomi seguendo la via della repressione.

Il municipio di Polhò ha creato spazi per i rifugiati distribuiti in 11 accampamenti posti nei dintorni del centro della comunità; questi accampamenti sono carenti praticamente di tutto: l'acqua potabile è scarsa, quasi inesistente; i rifugiati vivono in capanne improvvisate fatte di assi e plastica; essi sopravvivono con gli aiuti umanitari nazionali ed internazionali che Polhò riceve e distribuisce agli 11 accampamenti. Questa solidarietà umanitaria ha avvicinato Polhò a centinaia di cittadini messicani e stranieri durante gli ultimi mesi.

Attaccare con la polizia e i soldati questo agglomerato indigeno rappresenterebbe un bagno di sangue di proporzioni imprevedibili e significherebbe, soprattutto un enorme salto nella scalata repressiva del governo messicano contro i popoli indios del sud est messicano.

Attaccare Polhò con il pretesto xenofobo di espellere i volontari internazionali che hanno portato quel poco con il quale sopravvivono migliaia di indigeni rappresenterebbe un'azione che nessun amante della pace nel mondo deve permettere.

Attaccare Polhò o qualsiasi altro municipio autonomo del Chiapas ci avvicina pericolosamente a scenari come quello vissuto ad Acteal nel dicembre scorso.

Consideriamo dovere elementare trasmettere alla comunità internazionale questi possibili scenari futuri, e aspettiamo dal mondo una risposta decisa che fermi il governo messicano.

Alla solidarietà internazionale domandiamo, oggi più che mai, di moltiplicare gli sforzi di mobilitazione e di protesta pubblica che facciano sapere al governo messicano che il mondo ripudia il suo atteggiamento guerrafondaio; alla solidarietà europea in particolare chiediamo che faccia pressione sui rispettivi governi e parlamenti per arrestare il processo di ratifica degli accordi commerciali con il Messico; ratificando tali accordi si avallerebbe politicamente un governo, quello messicano, che è il principale responsabile dell'aggravamento della situazione dei diritti umani nel nostro paese.

DIFENDIAMO TUTTI, IN TUTTO IL MONDO, POLHÒ E I MUNICIPI AUTONOMI RIBELLI!!!

La Commissione Internazionale del Frente Zapatista di Liberazione Nazionale

(Tradotto dal Collettivo zapatista - Lugano e-mail: molino@cybernet.ch)

logo

Indice delle Notizie dal Messico