Comunicato Stampa

Delegazione dell'Osservazione Internazionale del gruppo Global Exchange

Elezioni del 4 Ottobre in Chiapas, Messico

Global Exchange, un'organizzazione non governativa, ha realizzato "osservazioni" delle elezioni messicane, nazionali e regionali, soprattutto in quattro occasioni. Inoltre ha portato a termine una "osservazione" delle elezioni locali e statali lo scorso 4 ottobre, che includeva un resoconto sia delle condizioni pre-elettorali che del procedimento elettorale stesso. Nove osservatori internazionali hanno seguito le elezioni in varie parti dello Stato: San Andres Larrainzar, Tenejapa (seggi elettorali Navil, Chacuma, Majosik, Tres Ceros, Pactecton, Sabanilja, Kotolte, Tzakibililjob, Tzajalchen, Yashanal, Ococh), Las Margaritas, Chamula, Zinacatan, Ocosingo (seggi elettorali in Nueva Morelia, Santa Elena, Ach'lum Monte Libano, Monte Libano, Balaxthe, Taniperlas) e Nicolas Ruiz.

Dati il conflitto e la situazione contingente dei disastri naturali nello Stato, Global Exchange ha concluso che le condizioni per delle elezioni pulite e democratiche non esistono. A causa delle grandi piogge e delle inondazioni all'inizio di settembre sulla costa del Chiapas, 7 dei 24 distretti elettorali, hanno subito danni alle infrastrutture, il che rendeva impossibile la piena partecipazione della popolazione alle elezioni. La popolazione di questi sette distretti rappresenta il 32% dell'elettorato.

Escludendo le difficili condizioni causate dal disastro naturale, il 36% della popolazione in Chiapas vive attualmente in aree occupate da gruppi armati appartenenti o ai ribelli zapatisti, o all'esercito federale, o alla polizia dello Stato e ai paramilitari governativi, oppure a una combinazione di questi gruppi. In una relazione non pubblicata dalla Commissione Nazionale dei Diritti Umani, Alleanza Civica, una ONG messicana apolitica, che ha realizzato un'indagine sulle condizioni pre-elettorali in Chiapas, afferma che a causa dei fattori anteriormente presentati, il 55% della popolazione del Chiapas non aveva assicurati i requisiti minimi per una libera votazione, né tantomeno per un processo elettorale limpido, come richiedono le Nazioni Unite.

La nostra osservazione sui risultati elettorali é stata fatta partendo da fonti differenti e mostra un alto dato di astensione, che sfiora il 60%, e consideriamo che non esisteva nessuna proposta specifica di boicottaggio per bloccare le elezioni.

Vi sono state alcune eccezioni a questa situazione generale. A San Juan Chamula, una comunità a maggioranza priista, la popolazione ha deciso di bloccare l'installazione dei seggi elettorali e delle cabine per le votazioni. Questa decisione potrebbe dar luogo ad una crisi politica nelle settimane a venire. A causa dell'astensione dei chamulas, i risultati sono stati nulli nel distretto 22. Dato che il voto é stato impossibile in altri tre distretti della costa, la perdita di un distretto aggiuntivo può rendere illegale, costituzionalmente, una nuova legislatura. Questo tema é stato fortemente dibattuto dopo le elezioni.

Aggiungendosi alla (decisione) di bloccare il voto dei chamulas, varie comunità zapatiste hanno deciso di non partecipare alle elezioni. Anche se, il giorno prima delle elezioni, il leader zapatista ha chiesto ai suoi seguaci di non provocare nessun intoppo al processo elettorale.

Durante le elezioni federali del 1997 alcune comunità del Chiapas avevano bruciato urne elettorali, come protesta contro quelle che consideravano elezioni non pulite.

Mentre osserviamo irregolarità nel processo di votazione, incluso nel conteggio dei voti e per la presenza di truppe dell'esercito all'entrata delle comunità, cosa che dovrebbe essere proibita, consideriamo come dato rilevante la bassa partecipazione, definendolo l'indicatore più significativo delle condizioni insufficienti per elezioni libere e pulite.

Il conflitto sociale e politico di cui soffre il Chiapas, rappresenta direttamente il conflitto tra il governo federale e l'EZLN, che non può essere risolto con processi elettorali che non danno voce alle diversità esistenti nella società chiapaneca. Fino a che i conflitti politici non saranno risolti e terminerà l'intensa militarizzazione delle diverse aree del Chiapas, non ci saranno condizioni genuine per l'esistenza di una democrazia. Dal momento che si avvicinano le elezioni nazionali dell'anno 2000, é necessario che al più presto vi siano accordi tra EZLN e governo per ricominciare il dialogo.

5 ottobre 1998

Global Exchange

2017 Mission St., Rm. 303 - San Francisco, ca 94110

Phone: 415.255.7296 Fax: 415.255.7498 http://www.globalexchange.org


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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