Elezioni in Chiapas

Domenica 4 ottobre si sono svolte le elezioni che probabilmente apriranno una crisi costituzionale in Chiapas per la mancanza del 50% più uno dei deputati che andranno a formare il Congresso chiapaneco nel novembre di quest'anno.

L'EZLN aveva annunciato in un comunicato di non voler interferire nel processo elettorale per gli sforzi incipienti della società civile per ristabilire un clima di dialogo e denunciando che il governo federale continua a incrementare l'equipaggiamento militare e le truppe di combattimento nella zona di conflitto, mantenendo accerchiata la comunità di La Realidad.

Secondo i dati preliminari il Partito di Azione Nazionale, destra liberista, ha ratificato la sua maggioranza di voti nella capitale del Chiapas, Tuxtla Gutierrez, mentre il Partito della Rivoluzione Democratica, di sinistra, ha conservato il municipio di Ocosingo e vinto nei municipi di influenza zapatista nella zona nord della selva e in alcuni municipi della costa. Il Partito del Trabajo, finto partito di sinistra creato nell'88 per contrastare la probabile vittoria del PRD, ha vinto a El Bosque e Bochil zone in cui erano avvenute le espulsioni, per mano dell'esercito messicano e della polizia, della popolazione simpatizzante dell'EZLN.

Il Partito Rivoluzionario Istituzionale, partito-stato, ha vinto ancora a San Cristobal de Las Casas, Comitan e Tapachula e ha mantenuto le sue posizioni nella maggioranza dei distretti elettorali.

Per via della sospensione del processo elettorale nei capoluoghi disastrati dalle alluvioni e l'azione di 30.000 priisti che hanno impedito in San Juan Chamula l'installazione delle urne in protesta per la detenzione di 4 di loro, probabilmente mancherà il numero di eletti per creare una nuova camera in Chiapas.

Nella zona d'influenza zapatista la partecipazione alle urne è stata del 14%. Inoltre, si è verificato un forte astensionismo nella regione del Soconusco e Sierra Madre perché le urne o non sono state installate o sono state chiuse in anticipo per le persecuzioni poliziesche e le forti piogge che hanno continuato a cadere.

L'Esercito messicano ha fermato gli osservatori internazionali in una dozzina di posti di blocco istallati sulle strade che vanno nella zona zapatista, schedandoli tutti. Anche alcuni gruppi paramilitari si sono mobilitati, presentandosi come funzionari alle urne come è accaduto a Monte Libano.

In queste elezioni si sono anche verificate scorrettezze da parte del PRI che, temendo di perdere la sua egemonia, ha offerto servizi, medicine e "pace" e fatto pressione sui votanti con la presenza di suoi deputati ai seggi o di persone come Pedro Chulin che a Taniperla è stato uno dei maggiori responsabili dello sgombero del Municipio Autonomo Ricardo Flores Magon.

 

e-mail del 5/10/98


(a cura del Consolato Ribelle Messico -BS <ezlnbsit@tin.it>)



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