COMUNICATI DI TRE COMUNITÀ
  1. MUNICIPIO AUTONOMO RICARDO FLORES MAGON
  2. GLI ABITANTI SFOLLATI DELLA COLONIA EL PARAISO, MUNICIPIO DI SABANILLA
  3. RAPPORTO DI OSSERVAZIONE DI POLHÓ, MUNICIPIO AUTONOMO DI CHENALHÓ
 
MUNICIPIO IN RIBELLIONE RICARDO FLORES MAGÓN, CHIAPAS, MESSICO
21 luglio 1998

 

AL POPOLO DEL MESSICO

ALLA STAMPA NAZIONALE ED INTERNAZIONALE

ALLE ORGANIZZAZIONI INDIPENDENTI

 

Fratelli e Sorelle

Facciamo una denuncia dei 112 villaggi per rendere pubblici gli ultimi avvenimenti che si sono verificati nel Municipio Autonomo Ricardo Flores Magón.

Questi fatti sono stati provocati dalla Direzione della Sicurezza Pubblica e da elementi dell'Esercito Federale Messicano, che stanno esortando una parte della militanza priista affinché eserciti violenza sia contro gli osservatori nazionali ed internazionali dei Diritti umani che contro la comunità in generale. Questi abusi consistono nell'intimidire, atterrire, minacciare e perseguitare la comunità impedendo che si realizzino le attività quotidiane della popolazione.

I soldati e gli elementi della Polizia di Sicurezza Pubblica entrano nella comunità armati e a volte vestiti da civili diffondendo timore, cercando di intimidire gli abitanti. Inoltre organizzano posti di blocco in mezzo al villaggio, perquisendo i veicoli, confiscando bevande alcoliche, non per sospenderne l'uso, ma per berle loro stessi in compagnia delle autorità priiste e per poi far violenza. Questo è successo il 10 maggio scorso durante il festeggiamento scolastico del giorno delle madri, quando elementi della Pubblica Sicurezza in stato di ubriachezza hanno sparato con le loro armi e per poco non si è verificato un grave incidente. Queste stesse scene si ripetono quotidianamente in villaggi come quelli di San Jerónimo Tulihá e Granizo.

Sono pure le stesse autorità quelle che impediscono l'accesso, il soggiorno e la realizzazione di lavori da parte degli osservatori dei diritti umani. Inoltre la massima autorità della Polizia di Sicurezza Pubblica del Municipio protegge i leader priisti affinché questi si sentano liberi di minacciare gli osservatori, dicendo loro che li legheranno, che tireranno loro pietre e dopo li consegneranno alle autorità accusandoli di falsi reati.

Questo è un appello alla Società Civile perché sia testimone di questi fatti violenti e perché possa protestare esigendo il ritiro dell'Esercito Federale Messicano nelle sue caserme e della Polizia di Sicurezza Pubblica dalle comunità indigene chiapaneche.

 

ATTENTAMENTE

CONSIGLIO AUTONOMO DEL MUNICIPIO

RICARDO FLORES MAGÓN

 


GLI ABITANTI SFOLLATI DELLA COLONIA EL PARAISO,
MUNICIPIO DI SABANILLA, CHIAPAS, 27 LUGLIO 1998

 

ALLA SOCIETÀ CIVILE NAZIONALE ED INTERNAZIONALE

ALLA STAMPA LOCALE NAZIONALE ED INTERNAZIONALE

AGLI OSSERVATORI INTERNAZIONALI PER I DIRITTI UMANI

AL CENTRO PER I DIRITTI UMANI FRAY BARTOLOME DE LAS CASAS

ALLA COMMISSIONE NAZIONALE PER I DIRITTI UMANI

ALLA COMMISSIONE DI CONCORDIA E PACIFICAZIONE

ED AL MONDO INTERO

 

Per mezzo della presente denunciamo quello che sta avvenendo in questa zona nord della nostra regione del Chiapas, che i gruppi paramilitari "Desarrollo Paz y Justicia" e la Polizia di Sicurezza Pubblica dello stato vuole venire ad ammazzarci o a sgomberarci nuovamente in questo luogo, nel nuovo villaggio La Rivoluzione, ejido Municipio di Tila, Chiapas, per ordine del Signor Presidente Municipale di Sabanilla Beneditto Jaime Pérez Méndez insieme al candidato alla presidenza per l'anno 1999 che si chiama Jesús, del villaggio di Moyos, perché loro stessi dicono di Paraíso che ci verranno ad uccidere come è successo in Chenalhó, capeggiati dal Signor Diego Martinez López, Mateo Méndez Pérez, Leopoldo Cruz Torres e Salomón López Pérez ed elenchiamo anche le comunità che sono Paraíso Buenavista, Pasija di Morelos, Castillano Dominguez , Sabanilla, Velasco Suarez, Villa Flores e Moyos ed altre comunità. Perciò stiamo denunciando prima che possa accadere qualcosa. Proprio il signor presidente Municipale in persona ha detto con il signor Remigio Aguilar che ci avvisi di tornarcene al nostro luogo di origine con le buone altrimenti darà ordini alla Polizia di Sicurezza Pubblica dello Stato, insomma dobbiamo andarcene con le buone o con le cattive. Questo è quello che ha detto il presidente e così noi pensavamo che è una provocazione per il popolo dei profughi perché come rifugiati non vogliamo la violenza come loro invece pensano, noi stiamo pensando che non ci sono condizioni buone né garanzie e sappiamo pure che quelli che sono tornati sono completamente segregati e non possono uscire a lavorare come occorre fare. Loro stessi ci negano il ritorno perciò ci sentiamo obbligati a cercare un luogo dove poter vivere, aspettiamo solo la soluzione del governo federale e statale che ci indennizzi del nostro terreno e dei beni patrimoniali, che mandi il governo una valutazione dato che non possiamo pensare di tornare perché non vogliamo andare a vivere dove c'è molta minaccia di priisti in verità, dato che pure l'impiegato del governo è arrivato nel ejido Paraíso ed ha potuto vedere che tutte le case sono state distrutte per ordine della Procura Generale di Giustizia già dall'anno passato. Non avendo altro da aggiungere si dà per terminata la nostra richiesta.

 

ATTENTAMENTE

GLI ABITANTI SFOLLATI IN RESISTENZA

 


RAPPORTO DI OSSERVAZIONE DI POLHÓ
CAPOLUOGO MUNICIPALE DEL MUNICIPIO AUTONOMO DI SAN PEDRO DI CHENALHÓ

 

Esiste una grande tensione fra la popolazione per un eventuale attacco da parte dell'Esercito o dei paramilitari.

L'Esercito passa per la strada in media tre volte al giorno prendendo foto e video delle persone che sono nel cordone civile. In questi veicoli militari vanno pure donne in uniforme e con gradi. Portano una scritta in spagnolo e in tzotzil che dice che stanno facendo lavoro sociale. Passano pure camion della Polizia di Sicurezza Pubblica con il suo personale con gli zaini pronti.

Si osservano voli a bassa quota di elicotteri della Procura Generale della Repubblica e dell'Esercito Federale.

Nelle ultime settimane si sono visti camion della SEDESOL (Segreteria di Sviluppo Sociale) passare costantemente per la strada.

In relazione alla salute esistono molte deficienze. Le principali cause di malattia sono: gastroenteriti, quadri dissenterici, diarree di eziologia virale e batterica. Infermità respiratorie superiori, come tracheiti, bronchiti, faringotracheiti e raffreddori. Le infermità si potrebbero prevenire se l'acqua fosse potabile, se ci fosse un trattamento adeguato della spazzatura, se si eliminassero i focolai d'infezione e se l'alimentazione fosse adeguata.

La presenza della Croce Rossa messicana non è sufficiente dato che c'è molta sfiducia da parte degli abitanti. Per cui si rende indispensabile la presenza della Croce Rossa Internazionale.

Attualmente i rifugiati sopravvivono grazie all'aiuto umanitario nazionale ed internazionale.

Gli accampamentisti hanno riportato che nonostante le carenze e la tensione per la guerra la gente sorride ed è molto amabile. Hanno anche informato che è molto scarsa la presenza di osservatori.

C'è molta vita sociale nella comunità. Ogni tanto ci sono balli e vi partecipano soprattutto le donne con i bambini.

 

ENLACE CIVILE A.C.

enlacecivil-l@laneta.apc.org

http://www.enlacecivil.org.mx http://laneta.apc.org/enlacecivil
 



 
(a cura del Comitato Chiapas di Torino)
 
 
 
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