1-3 maggio 1998
1 maggio:
Siamo atterrati all'aeroporto del distretto federale alle ore 17 (ore messicane) e siamo stati subissati di flash e di domande da parte di tutte le reti televisive e giornalistiche. Le domande tendevano a chiederci quale fosse la natura del nostro viaggio, se avesse connotazioni politiche, che cosa ne pensassimo degli avvenimenti nelle municipalità autonome e soprattutto quale fosse il nostro percorso. Questa prima imprevista conferenza stampa si è svolta prima ancora di passare la dogana. Alle domande ha risposto Federico Mariani, portavoce della commissione, specificando la natura del nostro viaggio e rimandando alla conferenza stampa ufficiale del giorno seguente.
All'uscita dell'aeroporto siamo stati accolti con calore da decine di rappresentanti dell'FZLN. Dopo averci fatto passare sotto uno striscione di benvenuto ci hanno aiutato a scaricare, con una lunga catena umana, le due tonnellate di medicinali e materiale scolastico destinate alle comunità e raccolte in Italia con il contributo di tanti compagni.
La sera stessa si è svolto un primo incontro tra un gruppo di rappresentanti istituzionali (deputati e consiglieri comunali) e dell'associazione Ya basta! con l'ambasciatore italiano Cabras e il suo segretario.
L'ambasciatore ha parlato del Messico come un paese in "graduale transizione verso la democrazia" dove permangono incrostazioni di vecchio potere auspicando la firma del trattato con l'UE come offerta di una sponda differente dagli USA.
Successivamente in albergo c'è stato un incontro con un
giornalista della Jornada e un rappresentante del Fronte Zapatista
che ci hanno descritto la situazione in Messico oggi e hanno sottolineato
l'importanza del nostro viaggio specie in questo momento: erano
appena giunte le notizie sullo sgombero di Tierra e Libertad e
l'arresto di 40 indigeni.
2 maggio:
dopo una breve assemblea organizzativa si sono svolti i seguenti incontri:
1 incontro con la Migration
2 incontro con i deputati del PRD
3 incontro con il Frente Zapatista
4 Conferenza stampa
5 Incontro col congresso Nazionale Indigeno
1) dall'incontro con Migration non sono emerse soluzioni esplicite
al di là di una generica disponibilità a "fare
il possibile". Per quanto possiamo supporre è possibile
che per chi rimane dopo il 9 il passaggio a visto turistico venga
infine concesso, mentre assai più improbabile è
una concessione riguardo i luoghi da visitare.
2) i rappresentanti del PRD hanno espresso un forte apprezzamento
alla nostra commissione e la loro disponibilità ad accompagnarci
a partire dal 5, anche se non in veste di parlamentari. Hanno
raccontato episodi di donne parlamentari a cui è stato
impedito di entrare a Taniperlas da parte di indigeni priisti
legati a gruppi paramilitari. Secondo un deputato le stragi sono
una forma di pressione del PRI per far passare la loro legge sugli
indigeni contro gli accordi di S. Andrés. È stata
avanzata dalla commissione la proposta, accolta con favore dai
deputati del PRD, di un osservatorio permanente dei diritti umani
nelle comunità indigene a San Cristobal, il riferimento
alla clausola democratica dell'accordo commerciale Messico-UE,
finanziato dalla UE e gestito dai gruppi di appoggio di tutta
Europa.
3) i compagni dell'FZLN ci hanno parlato a lungo della struttura,
del funzionamento, e del radicamento sociale del fronte insistendo
sull'autorganizzazione, l'autodeterminazione, sulla decisione
in prima persona da parte della popolazione come fondamento di
una vera democrazia.
4) alla conferenza stampa ci siamo presentati con le casacche
"Todos somos Indios del Mundo". Erano presenti Federico
Mariani, i parlamentari e Don Vitaliano della Sala, parroco di
Avellino. È stato presentato il lavoro della commissione,
il progetto turbina, il legame tra enti locali italiani e le municipalità
autonome. (si veda l'articolo della Jornada del 3 maggio)
5) dopo la conferenza i rappresentanti del CNI ci hanno accolto
con un discorso in Nauha e in spagnolo, donandoci rose. Nel seguente
incontro, hanno sottolineato come la questione indigena investa
l'intero Messico annunciando la prossima proclamazione di 20 nuove
municipalità autonome in tutto il paese. Ci hanno poi consegnato
una serie di documenti riguardanti la questione indigena tra cui
un elenco di compagni prigionieri, di cui chiedono la liberazione,
da diffondere il più possibile.
Alle ore 16 siamo partiti in 4 pullman per il Chiapas.
3 maggio:
Alle 12 del giorno 3 siamo arrivati a San Cristobal e alle ore
15 siamo partiti per La Realidad su 8 pulmini.
E-mail del 4 maggio 1998 <juancal@df1.telmex.net.mx>
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