Seguono tre articoli apparsi su CUARTO PODER e che riguardano
l'aggravarsi della situazione del municipio di CHILON della REGIONE
NORD.
Massimo Boldrini
Di Carlos Herrera
Sei feriti appartenenti alla base di appoggio dell'Ezln sono il risultato di uno scontro tra effettivi dell'Esercito Messicano ed i membri della struttura civile dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale, nella comunità di San Jeronimo di Tulija, municipio di Chilon, ha denuciato il centro per i Diritti Umani Fray Bartolomè de Las Casas (CDHFBLC).
Il portavoce del CDHFBLC, Pablo Romo, ha confermato che il passato venerdì 27 febbraio circa 200 soldati dell'esercito federale, provenienti dalla VII Regione Militare con sede a Tuxtla, hanno preso possesso della Scuola Primaria nella comunità di San Jeronimo Tulija, comunità considerata base di appoggio zapatista di quasi mille abitanti.
Ha aggiunto che questa nuova ingerenza militare, ha rotto lo schema sociale della comunità ed ha causato il forte disaccordo nella popolazione, di modo che, nella mattina di sabato, ed assieme ad altri mille campesinos provenienti da località vicine, si sono messi d'accordo per "recuperare" il loro territorio autonomo e scacciare i militari dal recinto della scuola.
È stato in questo momento, secondo il rapporto del CDHFBLC, che si sono avuti gli scontri, nei quali i militari portavano le armi con le baionette inserite, scudi antisommossa e gettavano gas lacrimogeni contro i manifestanti, in un fronteggiarsi che durò cinque ore.
In questo incidente risultarono feriti, dice Pablo Romo, sei persone base di appoggio dell'EZLN, senza che al momento si conoscano i loro nomi e la gravità delle lesioni.
L'opposizione all'ingerenza dell'esercito Messicano si è
presentata anche a Oxyep e Acteal del municipio di Chenalhò,
a San Cayetano, municipio di El Bosque e nelle comunità
indigene basi di appoggio dell'EZLN della zona Nord, Altos Selva
e Costa.
di Carlos Herreras
Le autorità di San Jeronimo Tulija, municipio di Chilon, hanno dato all'esercito Messicano la responsabilità delle aggressioni che hanno subito "circa una dozzina di donne, bambini e uomini".
In un atto formale di denuncia, firmato dalle autorità "ejidali" (divisione amministrativa messicana n.d.r.) e dai comitati della scuola di San Jeronimo Tulija così come dagli agenti rurali del municipio, hanno confermato che il passato 28 di febbraio elementi dell'esercito messicano, a bordo di 25 veicoli, sono arrivati alla comunità, installandosi nella scuola primaria "Cuauhtemoc", senza darne avviso alle autorità e senza avere richiesto il preventivo permesso.
Più tardi le autorità della zona interpellarono il comandante di questo accampamento militare, gli consegnarono un documento in cui chiedevano la sua ritirata e sollecitavano il nome della presunta autorità che avrebbe richiesto la presenza dei militari in questo luogo.
La stessa persona incaricata di costruire questo improvvisato accampamento militare ha risposto "che non aveva il nome di questa autorità e che non si sarebbero ritirati perché avevano ordini superiori di permanere in questo posto".
Domenica primo di marzo, accompagnati da più di mille abitanti della zona e dagli osservatori dell'accampamento civile per la pace di Taniperla, le autorità dell'ejido hanno interpellato nuovamente il comandante Maldonado, incaricato dell'accampamento militare, a cui hanno detto che aveva 20 minuti di tempo per ritirarsi dalla comunità.
Nello stesso scritto si dice che scaduto questo termine, gli abitanti in disaccordo, capeggiati dalle donne, liberarono l'area dai reticoli di filo spinato posti dai militari e cominciarono a protestare per la loro presenza, dentro l'accampamento stesso dei soldati, dove si registrarono gli scontri che terminarono con "circa una dozzina di donne, bambini e uomini feriti lievemente".
Un'ora più tardi "un elicottero dell'Armata Messicana sorvolò la zona, mentre per via terrestre arrivarono altri 12 veicoli militari che la popolazione tentò di fermare, ma i soldati "li puntarono con i fucili e caricarono le armi", cosicché la popolazione rispose tirando sassi, ma nonostante questa protesta, i camions entrarono nella comunità.
Dopo un ulteriore tentativo per obbligare i militari a ritirarsi,
come risposta, la comunità ricevette altri 3 nuovi camions
di militari che trasportavano circa 120 soldati.
La solita cecità , falsa, presunta o agita, del governo.
di Javier Sevilla
Il sottosegretario di Governo Roberto Muñoz Lievano ha smentito che si siano registrati scontri tra basi di appoggio zapatiste e Esercito Federale nella comunità di San Jeronimo Tulija.
Muñoz ha sostenuto che se ci fosse stato tale scontro, ci sarebbero state delle vittime, e che per le informazioni in suo possesso, tali scontri non ci furono.
Nonostante questo, ha precisato che è al corrente di una manifestazione in quella comunità, dove la popolazione ha protestato contro la presenza dell'esercito federale, ma dove non si sono registrati incidenti.
In relazione al disaccordo per la presenza di elementi della forza militare in alcune comunità, ha detto che si sta facendo un'analisi per determinare dove "può e deve stare" l'Esercito.
In più specificò che le autorità incaricate di amministrare la giustizia come la Procura di Giustizia dello Stato e la Procura Generale della Repubblica stanno nei luoghi in cui possono succedere fatti illeciti per poter intervenire opportunamente (come in Acteal? n.d.r.)
Infine ha detto chiaramente che stanno attenti a ciò che
succede in ogni zona dello Stato dove potrebbero aversi conflitti
o reazioni violente, adesso che l'obbligo del governo, ha aggiunto,
è quella di preservare l'ordine e la tranquillità.
http://www.sancristobal.podernet.com.mx
Cuando contesten a visitor@sancristobal.podernet.com.mx
favor de poner el nombre a la persona a quien va dirigida en la linea de "subject". Gracias.
CyberC@fe, San Cristobal de Las Casas, Chiapas, Mexico.
Indice delle Notizie dal Messico