La Jornada 3 gennaio 1998

Escalation militare in Chiapas;
i pattugliamenti saranno indiscriminati

Juan Balboa, corrispondente, San Cristóbal de las Casas, Chis., 2 gennaio ¤

La Settima Regione Militare ha informato oggi che i pattugliamenti ed i posti di blocco aumenteranno e "saranno intensivi", in primo luogo nelle tre regioni considerate di conflitto: Selva, Nord e Altos del Chiapas, dove c'è una forte presenza dell'Esercito Zapatista.

Intanto, si è potuto vedere che nella zona vicina all'Aguascalientes di Oventic c'è una maggiore presenza di veicoli militari, che hanno cominciato ad arrivare da ieri.

I volontari degli accampamenti civili per la pace, che si trovavano lì, hanno abbandonato Oventic su richiesta della dirigenza zapatista, dato che temono che i principali Aguascalientes - costruiti dal 1995 - siano "invasi" nei prossimi giorni dai militari con il pretesto di cercare armi, come nel febbraio del 1995.

D'altra parte, la dirigenza dell'organizzazione indigena ARIC-Indipendente ha confermato oggi che l'Esercito Messicano ha installato otto posti di blocco militari intorno delle principali vallate del municipio di Ocosingo, e mantiene registrazioni permanenti delle persone che passano di lì.

I militari hanno nuovi posti di blocco permanenti nei villaggi indigeni di Monte Líbano, San Caralampio, San Miguel, La Península, Jordán, Las Tacitas, Betania e La Soledad, tutti ubicati nelle vallate di Agua Azul, Patihuiz, Avellanal e Las Tasas.

Porfirio Encinos, uno dei principali dirigenti della ARIC-Indipendente, ha assicurato che i militari hanno circondato tutte le uscite delle vallate e che la perquisizione delle persone è minuziosa e molte volte addirittura "aggressiva".

I pattugliamenti si sono triplicati

La maggioranza dei posti di blocco dell'Esercito federale si trovano in zone dove abitano simpatizzanti dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale. Il lider di ARIC ha segnalato che gli accampamenti si sono rafforzati da dieci giorni e che i pattugliamenti castrensi si sono triplicati nelle vallate di Ocosingo, uno dei municipi più importanti della cosiddetta zona di conflitto.

Le informazioni rese pubbliche dalle organizzazioni indigene indicano che nei municipi di Ocosingo, Altamirano, Las Margaritas e Palenque esistono circa 20 posti di blocco installati recentemente dai militari. Negli ultimi quattro giorni, però in special modo il 31 dicembre ed il 1° gennaio, si è osservato un movimento "inusuale di truppe", sorvolamenti a bassa quota ed un incremento fino al 15 per cento del numero degli effettivi negli accampamenti militari.

Organizzazioni indigene ed organizzazioni per i diritti umani di Ocosingo hanno segnalato che Giovedì scorso, per lo meno 40 camion dell'Esercito federale si sono mossi verso l'accampamento di San Quintín, ubicato a pochi chilometri dalla comunità zapatista della Realidad, e circa due dozzine di altri mezzi si sono spostati verso il nord del suddetto municipio.

Rappresentanti di organizzazioni che compongono la Coalizione di Organizzazioni Autonome di Ocosingo, hanno segnalato che l'Esercito federale ha aumentato i suoi pattugliamenti in varie delle vallate del municipio e le truppe sono state sistemate in accampamenti da cinque giorni a questa parte.

Le organizzazioni indigene hanno espresso la loro preoccupazione per l'aumento delle truppe nella zona di conflitto ed hanno detto che temono un nuovo attacco militare, simile a quello realizzato nel febbraio del 1995, contro l'EZLN.

Secondo le informazioni consegnate dalle stesse comunità indigene alla Commissione Nazionale di Intermediazione (Conai), l'Esercito Messicano mantiene su tutto il territorio chiapaneco 3 zone militari (la 31°, la 36° e la 39°), 12 caserme, 76 accampamenti, 3 piccoli insediamenti, 11 posti di blocco permanenti, 25 posti di blocco intermittenti, 6 caserme generali e 3 basi di operazioni della Marina.

Le registrazioni della Conai coincidono sul fatto che Ocosingo e Las Margaritas sono i luoghi più militarizzati dello stato del Chiapas, e dove ci sono per lo meno sei corridoi castrensi ubicati, generalmente, dove esistono o si sono costruiti strade e percorsi rurali.

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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