RAPPORTO DEGLI OSSERVATORI NELL' AGUSACALIENTES FRANCISCO GOMEZ (Ocosingo)

Il 25 settembre alle ore 12.00 del mattino, per l'Aguascalientes La Garrucha sono passati 80 veicoli militari in direzione San Quintin. Il convoglio era formato da blindati, camion e carri. Tutti pieni di militari armati ed equipaggiati di zaini.

Il 28 settembre alle ore 7.30 della sera è passato un altro convoglio composto da 20 veicoli. Tutti i blindati puntavano le armi sulla gente della comunità che si fermava a guardare. Gli accampamentisti hanno scattato foto e molti militari li hanno insultati, ed alcuni gli hanno perfino sputato addosso.

Alle ore 9.00 della notte del 29 settembre sono passati due carri della Seguridad Publica, sempre in direzione San Quintin.

Al posto di blocco militare che si trova prima della comunità sono stati richiesti i passaporti ed i visti agli stranieri, dicendo loro che questo era il loro lavoro. La gente della comunità pensa che tutti i militari stanno dirigendosi a San Quintin per le elezioni del 4 ottobre.

Non si giustifica la quantità di armi che trasportano.

La popolazione è molto spaventata.


RAPPORTO DEGLI OSSERVATORI A LA REALIDAD

2.10.98

Il 30 settembre sono passati 400 soldati e 93 veicoli da Las Margaritas in direzione del fiume Euseba. Si sono visti anche elicotteri che effettuavano voli radenti. Più o meno ogni giorno ci sono sorvolamenti militari.

Il 22 settembre, sulla strada tra La Realidad e Guadalupe Tepeyac i soldati hanno perquisito minuziosamente gli zaini degli osservatori.

 


RAPPORTO DEGLI OSSERVATORI NELLA COMUNITÀ DI SAN JOSE DEL RIO

MUNICIPIO AUTONOMO SAN PEDRO DE MICHOACAN (Las MARGARITAS)

2-10-98

Ci sono stati pattugliamenti costanti dell'esercito praticamente sempre, 3 o 4 volte al giorno, dal 12 settembre fino ad oggi. Si sono intensificati nell'ultima settimana di settembre quando due grandi convogli sono passati in direzione Las Margaritas, uno con 400 soldati e dopo tre giorni ne è passato un altro composto da 93 veicoli che sbucavano perfino dalla selva. Lo stesso giorno ci sono stati sorvolamenti a bassa quota di elicotteri. La tensione in tutti i villaggi della zona in quei giorni è stata molto forte, perché pensavano che sarebbero stati attaccati. La vita a San José del Rio si svolge normalmente per quanto lo permetta la situazione. Si lavora molto nei campi e negli orti. A volte la scuola non funziona perché i maestri devono lavorare nei campi. Quando passano le pattuglie militari, gli abitanti hanno molta paura e si nascondono dietro le case in attesa di quello che può accadere. Si sentono più sicuri con la presenza di accampamentisti nella comunità.

 


RAPPORTO DEGLI OSSERVATORI A POLHO

MUNICIPIO AUTONOMO DI CHENALHO

1.10.98

Continuamente passano per Polhó camion della Polizia di Seguridad Publica e dell'Esercito. Il passaggio è costante durante tutto il giorno e quindi è costante pure la pressione psicologica. L'accampamento militare si trova a solo 5 minuti da questo villaggio ribelle. In questi giorni c'è la preoccupazione che prima delle elezioni possa accadere qualche fatto grave o qualche provocazione da parte dei paramilitari o dell'esercito. Polhó è una comunità con migliaia di sfollati ed un problema grave di provviste alimentari perché questi non possiedono terra per poterla coltivare. Molti degli indigeni rifugiati non si sentono utili non potendo lavorare nei campi. Per arrivare a Polhó ci sono due controlli: uno militare ed uno della migrazione.

 

e-mail from ENLACE CIVIL A.C.


(tradotto dal Comitato Chiapas "capitana Maribel" - Bergamo)



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