STATO DI EMERGENZA, dal 5 OTTOBRE al 6-7 NOVEMBRE, 1996

MOBILITAZIONE PER LA PACE - FERMA LA MILITARIZZAZIONE IN MESSICO

Commissione Nazionale per Democrazia in Messico, STATI UNITI

A tutti coloro che credono nel diritto di tutti gli esseri umani a riunirsi, a protestare, a dissentire,

A tutti coloro disposti a difendere una pace con giustizia,

A tutti coloro che credono che il cambiamento sia possibile attraverso la ragione e non con la forza armata

A tutto coloro che condividono lo stato "disponibile" alle condizioni sociali della gente indigena del Messico,

Ai popoli indigeni del continente

A tutti i Mexicanos, Chicanos e ladinos

A tutti coloro che ancora credono che un futuro senza sfruttamento sia possibile e necessario.

Il dado è tratto. Nel gennaio del 1994, il Nafta era un dato di fatto e milioni di coltivatori messicani, già schiacciati dalle forze economiche globali perdevano il loro sostentamento. Per la gente indigena del Messico, già condannata all'abbandono a causa del dispotismo e razzismo di un sistema costruito sulle loro schiene, la scelta era emigrare, morire in silenzio o lottare. Gli Zapatisti decisero di lottare per difendersi. Già conoscevano la natura della dittatura in Messico. Già sapevano della guerra di bassa - intensità . Sapevano già che il mondo soffriva una disperazione espressa nel credo che nulla si poteva contro la forza inesorabile della globalizzazione.

Per più di due anni hanno camminato attraverso un cammino doloroso, sottoposti alla critica di molti. Hanno esposto le loro vite, i loro dirigenti, la loro ubicazione e la loro capacità al pubblico nella speranza di poter stabilire una lega infrangibile che possa trattenere la morte che loro avevano già accettato quando decisero di lottare.

Per più di due anni persone come voi hanno inviato lettere a Zedillo, hanno marciato, hanno dimostrato, sono andate in Chiapas nel fango e sotto la pioggia, si sono dedicate a cercare la verità nei reportages oscuri dei periodici. Ogni volta che è sorta una crisi, ci si è diretti verso l'opzione della pace intraprendendo tutte le azioni del caso. Ed ogni volta, i mezzi di comunicazione di massa ci hanno accusati di "allarmare senza cause", perché alla fine non succedeva il peggio.

A causa delle informazioni seguenti, crediamo che un nuovo momento "finale" sia arrivato. Lo consideriamo nuovo perché il dialogo per la pace è stato sospeso perché esso non ha prodotto le conseguenze necessarie per favorire la pace. Ha dimostrato che il governo messicano è sotto il controllo di una linea dura incapace di permettere che ci siano cambi pacifici nel paese.

Lo consideriamo nuovo perché oggi esistono condizioni estremamente pericolose per la partecipazione di civili in attivismo ed in attività di organizzazione.

E' nuovo perché l'ambasciatore James Jones già tre volte, ha offerto truppe americane al governo messicano.

Nello stesso modo in cui Salinas ha ingannato il governo americano sulla stabilità finanziaria di Messico, Zedillo oggi inganna il governo americano a proposito del conflitto sociale dicendo che non ha nessun significato per il futuro.

Siamo consapevoli che ciascuno di voi ha steso la sua mano dando solidarietà alla gente del Messico nel passato. Ve la chiediamo una volta ancora in questi momenti difficili che sono fra i peggiori della storia del Messico. Il popolo del Messico aspira a una transizione pacifica verso la democrazia. Desiderano farla finita con una dittatura crudele e dispotica, la più vecchia del mondo, e desiderano farlo in un clima di pace.

Organizzazioni indipendenti sociali e politiche hanno convocato un Congresso Indigeno nazionale nel quale hanno invitato una delegazione dell'EZLN, e per un Dialogo Nazionale per la Pace, 8-12 ottobre del 1996. Il governo messicano ha detto che "non permetterà" che tale delegazione partecipi. La società civile Messicana intende andare avanti coi suoi piani malgrado le conseguenze. Il movimento civile che lotta per una transizione pacifica verso la democrazia, si metterà ancora più a rischio durante questo periodo di tempo.

Vi chiediamo che attuiate piani di emergenza che facciate azioni dirette e che dimostriate chiaramente la vostra opposizione alla militarizzazione del Messico

Specificamente raccomandiamo le seguenti azioni:

1. domandiamo che tutti coloro che possono andare a Città del Messico e in Chiapas e che possono accompagnare la delegazione zapatista, che lo facciano. Servirà come parte di un cinturone di pace che permetterà la protezione della delegazione. Le informazioni particolareggiate sul cinturone, dove arrivare e come partecipare saranno disponibili presto.

2. Se non potete venire in Messico vi chiediamo di organizzare un evento visibile durante il periodo dal 5 al 12 ottobre con il fine di fare pressione sul Governo messicano perché rispetti gli sforzi dei cittadini per la pace. Convochiamo i Latinos che parteciperanno il 12 ottobre alla marcia a Washington, D.C. a considerare un'azione specifica di protesta contro la militarizzazione in Messico e all'intervento degli Stati Uniti .

3. Vi chiediamo di organizzare una manifestazione nelle sedi centrali dei partiti politici per esigere che si termini con la guerra di bassa - intensità in Messico, nel periodo dal 4 ottobre fino al 6-7 novembre 1996. Gli Stati Uniti invieranno 73 elicotteri Huey al governo messicano oltre a 37 milioni dollari per aiuti militari entro la fine dell'anno

4. Vi chiediamo di organizzare dei sit - in o qualunque altra azione diretta come parte di un "Giorno Internazionale di Azione per Pace in Messico."

Negli Stati Uniti raccomandiamo che questo si faccia dopo le elezioni del 5 novembre per fare sapere alla nuova all'amministrazione che la continuazione della guerra di bassa - intensità in Messico è moralmente sbagliata e politicamente assurda.

Aggiungiamo a questo avviso le ragioni per lo Stato di Emergenza. Per favore usatele secondo le vostre necessità. Grazie per il vostro aiuto.

RAGIONI PER LO STATO DI EMERGENZA

Nel febbraio del 1995 il governo di Zedillo, dopo aver affermato la necessità di una soluzione politica al conflitto in Chiapas, ha ordinato un assalto militare il cui scopo era l'assassinio e/ o l'arresto del comando Zapatista. Una volta fallita questa opzione e stabilito un meccanismo di negoziazione il governo non si è mai fermato nella sua strategia di contro - guerriglia cercando di minare la base sociale della ribellione armata. Ha provocato scontri tra villaggi ed organizzazioni sociali, e ha manipolato i mezzi di comunicazione con un linguaggio duplice di disinformazione e menzogne. Lo scopo di questa strategia di propaganda del governo è di ridurre e minare le basi sociali dell'EZLN non solo in Chiapas ma in molte parti di Messico e del mondo.

Si è sviluppata una situazione molto pericolosa in Messico che minaccia di distruggere la possibilità di una transizione pacifica verso la democrazia. La congiuntura politica e militare di questa crisi recente ha creato una situazione più difficile delle precedenti. Il dialogo fra il governo e l'EZLN è stato sospeso. La risposta del governo messicano è stata una campagna di propaganda per presentare l'EZLN come un'organizzazione radicale ed intransigente in relazione con un magnanimo governo "rispettoso dello stato di diritto."

Attualmente:
1.- Il governo "specula" con un "operazione chirurgica": decapitare l'EZLN.

Cercano il modo di trovare Marcos, il comandante Tacho, e il maggiore Moises con truppe speciali di "commandos". La missione deve essere compiuta con precisione chirurgica entro le 48 ore per evitare la reazione di speculatori di borsa, comunità indigene e della società civile per non colpire un "peso" già instabile.

2.- In Guerrero ed Oaxaca ci sono comunità indigene e contadine che hanno fino a 30 membri detenuti; in altri stati della Repubblica, la persecuzione contro il Fronte Ampio per la Costruzione del Movimento di Liberazione Nazionale (FAC-MLN) è mostruosa.

Ci sono stati più di 300 morti da quando ha avuto inizio il "conflitto" solo nel nord del Chiapas. Minacce di morte, rapimenti, ed assalti contro dirigenti politici che esprimono qualunque opposizione al partito governante arrivano a proporzioni allarmanti in tutto il paese.

3.- I responsabili di questo caos sono i componenti di una linea dura del PRI.

Si teme il rifiuto dei cittadini alle elezioni del 97 e la sconfitta. Solo un "golpe" di stato attuato dai militari potrebbe lasciare loro il potere.

4.- La divisione all'interno del partito governante ha creato un vuoto di tali proporzioni che si è perso il controllo, anche da parte della PGR. Il vuoto ha permesso che gli architetti della guerra -sporca degli anni 70' ottengano un enorme potere.

5.- Il modello del dialogo si è esaurito. Qualunque accordo ottenuto non ha possibilità di applicazione per il fatto che il governo continua ad assegnare all'EZLN il ruolo di gruppo terrorista, al posto di movimento popolare ribelle. Non è neppure stato possibile forzare il governo a dirigere le sue azioni verso le cause del conflitto perché rifiuta di considerare temi e proposte che, per sua definizione, sarebbero "spropositi".

Solo dentro lo schema di negoziazione, non c'è stata una sessione che dia inizio e fine alla violenza ed alle minacce contro quelli direttamente coinvolti.

Seguono alcuni degli eventi che hanno inciso direttamente nel processo di dialogo:

TAVOLA 1, FASE 1: Detenzione di Fernando Yanez, accusato dalla PGR di essere il dirigente massimo dell'EZLN. E' esonerato dall'essere protetto dalla Legge per Dialogo.

TAVOLA 1, FASE 2: L'installazione di distaccamenti militari nelle "Aguascalientes," Zapatiste. In un attimo, una colonna di più di 50 mezzi militari rischiano di provocare uno scontro di fronte all'indignazione della comunità civile di Oventic.

FORO NAZIONALE INDIGENO: Accerchiamento ed assassinio di contadini integranti delle basi di appoggio Zapatiste a Nicolas Ruiz, per causa di membri della Sicurezza Pubblica dello stato.

TAVOLA 1, FASE 3: Si acuiscono gli scontri nel nord del Chiapas, Tila, e Tumbala dove decine di famiglie sono espulse a causa di conflitti politici e della lotta per il potere economico.

TAVOLA 2, FASE 2: Sentenza a 9 anni in prigione ai presunti zapatisti incolpati di terrorismo e ribellione. Alla fine vengono assolti da un giudice in appello.

FORO SPECIALE PER LA RIFORMA DELLO STATO: Nascita dell'EPR in Guerrero.

TAVOLA 2, FASE 3: Fallito attentato contro la CONAI, minacce di morte contro il vescovo, l'aiuto - vescovo ed assessori dell'EZLN.

Ancora oggi il governo tiene 20 persone in prigione, incluso un minore, accusato dell'offesa di terrorismo, sedizione e ribellione come presunti membri dell'EZLN. Quelli che hanno ottenuto la libertà sono stati rilasciati in seguito a processi d'appello.

La PGR esige ancora una sentenza massima di 50 anni.

Il governo dice che ha speso fino a 12 miliardi di pesos in Chiapas. Non menziona che molti di quei soldi e molti altri che sono stati spesi dal 1994 sono serviti a ricompensare gli allevatori (ganaderos) e i latifondisti (terratenientes), per i loro "poderi invasi", che in varie occasioni sono stati venduti molte volte e per un ammontare molto al di sopra del loro vero valore. Neppure si dice che questo denaro è stato usato per finanziare la guerra di bassa - intensità alimentando i conflitti tra villaggi e organizzazioni sociali beneficiate dalle somme milionarie.

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

Indice delle Notizie dal Messico