La Jornada 2 gennaio 1998
La Segreteria di Governo ha assicurato ieri che nel municipio
di Altamirano, in Chiapas, è stato intercettato un gruppo
dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale al quale sono
state commissionate armi.
Attraverso un comunicato, la Segreteria ha invitato l'EZLN a tornare
"immediatamente" ai tavoli di negoziazione "per
non continuare a posticipare la pace di cui ha bisogno il Chiapas
e che merita il Messico". Nello stesso documento, il governo
federale risponde al gruppo ribelle di "non aver avuto partecipazione
alcuna" al crimine dei 45 indigeni ad Acteal il passato 22
dicembre.
In sette capoversi, il Governo ha risposto ad ognuna delle imputazioni
che l'EZLN ha formulato il 29 dicembre. In uno di essi, ha posto
in questione la legittimità dei governi autonomi perché,
viene detto, "sono fonti di conflitto permanente nelle comunità
nelle quali esistono".
Si è ribadito che l'Esecutivo Federale esprime la sua condanna
al massacro di Chenalhò e ha ordinato che i fatti vengano
investigati a fondo, "con assoluta imparzialità, perché
si applichi tutto il peso della legge a coloro che risultino responsabili,
senza distinzioni per condizioni politiche, sociali, religiose
o etniche".
Si è inoltre rifiutato che sia il governo quello che non
siede ai tavoli di negoziato in Chiapas, perché "tutte
le sospensioni che ci sono state nei dialoghi per giungere alla
pace sono state dichiarate unilateralmente dall'EZLN".
Sulla scoperta delle armi realizzata dalla Segreteria della Difesa
Nazionale ad Altamirano, si è precisato che sono stati
ritrovati due AK-47, tre carabine M1 y M2; due fucili, una pistola
Luger M14, due pistole calibro 22, una pistola calibro 32, equipaggiamento
per accampamento (stivali, zaini e forniture), due radiotrasmettitori
portatili e un radiotrasmettitore fisso.
Il Governo non ha dato informazioni sulla detenzione di persone
vincolate con il fatto. Ha posto in risalto che il governo federale
"vuole la pace" e che la presenza dell'Esercito Messicano
in alcune regioni del Chiapas "è per proteggere la
vita e le proprietà delle persone e la tranquillità
delle comunità".
Nell'ultimo dei nove punti del suo comunicato, la Segreteria del
Governo insiste sulla volontà nel dare una soluzione alle
differenze che esistono nel Chiapas, nell'evitare nuovi episodi
di violenza e di cercare tutte le alternative che permettano una
continuazione dei negoziati".
*Sedena.- Segreteria della Difesa Nazionale
(a cura del Comitato Chiapas di Torino)
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